On the road con i " Musicamanovella
di Francesco Altavista
Pignola – On the
road tra Potenza e Pignola , per un chiacchierata sincera ed esclusiva con Rocco Spagnoletta dei “ Musicamanovella”,
mentre in sottofondo in anteprima assoluta ci sono i pezzi
del nuovo disco ( autoprodotto , edizioni “Officina” di Nello Giudice,
mastering Steve Fellone dello “Sterling studio” di New York) dal
titolo “ Te lo giuro su Vinicio Capossela”. Rocco arriva al luogo d’incontro con il
suo maggiolone blu, il disco è già
inserito nel lettore. La seconda fatica discografica della band sarà presentato
il 25 maggio prossimo alla “ Notte bianca” di Pignola a mezzanotte
dopo lo spettacolo de “ La ricotta”, il 22 però una serata speciale in omaggio
ad un poeta di Pignola scomparso Francesco Albano in arte “yzu” con artisti da tutta l’Italia . Il 15 maggio nel “trend expo” a Potenza c’è
stato un breve assaggio, ma per “ Il quotidiano della Basilicata”, l’
ascolto è integrale. Il punto d’incontro è in
Viale del Basento a Potenza. Chiunque stenterebbe a crederci ma il
cantautore pignolese è laureato in economia e commercio e lavora a Potenza come
dirigente . « Comprai una guida
dell’Università “La sapienza”, misi un dito in mezzo ed aprii la pagina della
facoltà di economia.» Racconta. La musica intanto esce dalle casse, in mezzo
alla polvere di cui è coperto il mezzo di trasporto. Gli occhi di Rocco sono un misto di un invasato di filosofia
e musica e un bambino alla sua prima cotta verso una donna bellissima e fuori
portata ma come tutti gli spontanei innamorati è il pretesto per tuffarsi in un meraviglioso capriccio poetico.
Dice subito
: «lo sai dove andiamo? A Pignola.» La
cittadina a due passi dal capoluogo è la
terra natia dei “ Musicamanovella” , proprio a Pignola nel 2004, dicembre , il
loro primo concerto. La Band nasce dopo lo spettacolo del grandissimo Vinicio
Capossela dell‘agosto dello stesso anno.
«Vinicio mi ha cambiato la vita, il fatto di chiamare il disco “ Te lo giuro su
Vinicio Capossela” è anche un omaggio a colui che inconsciamente ci ha fatto
nascere. » Spiega Rocco. All’ultimo
concerto a Potenza , Capossela lo volle con lui sul palcoscenico per un
pezzo. «Ha visto la track list ed ha detto: Tu sei uno spergiuro! » Confessa. “
Te lo giuro su Vinicio Capossela” è un disco curato, due anni di lavorazione per un lavoro che
da subito si fa amare ; ci spiega Rocco:
« questo è meno a tarantella.» In effetti la prima impressione è quella che sia
meno ballabile del primo, più riflessivo, più curato nelle sonorità. Mentre l’album continua a farsi sentire dal lettore, Rocco
si ricorda di una notizia: « parteciperemo ad un programma televisivo, cureremo
le musiche di “ Bravo, grazie “in onda su “Sky comedy central” ma già venduto
probabilmente anche a La 7 e in trattativa per la Rai – continua Rocco – abbiamo già registrato la sigla che
sarà “ In questo giro di la” pezzo del
vecchio disco con un video costruito con una telecamera sul cruscotto della
macchina mentre noi giriamo per Roma,per mezz’ora, un’idea del regista. » Il
regista del programma è il famosissimo Duccio Forzano,alla regia anche di
programmi come “ Che tempo che fa” di Fazio ma anche delle edizioni 2010-2011
del festival di Sanremo. Le novità non finisco qua : «i “ Musicamanovella” si
sono arricchiti con Antonello Ruggiero alla batteria e di una voce femminile, Sabrina Pippa,la
sorella di Arisa e secondo me è anche più brava – ci spiega Rocco che continua-
Michele Scavone , il vecchio batterista andrà alle percussioni insieme a Zio
Vito,Gianluca Sanza che ha fatto il mixaggio del disco e gli arrangiamenti si
occuperà dei suoni anche nei live, in più in questo disco canto anche io per la
prima volta.».A completare la band Dario Vista
per voce e basso, Mimmo Gruosso tastiere e Drum Macine , Fausto De
Nicola chitarre elettriche e
l’immancabile Rocco Azzarino , maestro d’orchestra. Il maggiolone blu entra a
Pignola e Rocco spiega: « Se vivi qui non
puoi fare a meno di creare arte» Il legame con la sua terra è forte, un amore
vero e profondo, nel nuovo disco unisce questo attaccamento feroce alle
atmosfere chansonnier un po’ noir , un po’ cantastorie e un po’ maledette, che
tra citazioni illustri prende in giro tutte le cose che in un certo senso ama e
fanno parte di lui. Il maggiolone blu si
tuffa nella cittadina, troppo breve la strada tra Pignola e Potenza, c’è
bisogno di più tempo e Rocco decide di girare intorno alla sua terra,
percorrendo strade solitarie come fa una guida in un bellissimo museo
fantasma. Quello dei
“Musicamanovella” è un cuore scanzonato
che si muove nel gioco delle contraddizioni vestite di poesia sporca di strada
e di pubblico. Un’anima che nasce
proprio nei primi anni di vita del gruppo, quando si suonavano cover di Capossela unite a quelle di Tony
Tammaro, non era difficile sentire prima
la poetica straordinaria di “ Con una rosa” e poi frasi del tipo: “ io sono un ragazzo con
furgone,tra un fior di latte e un provolone ci metterò le tue mozzarelle”. In
queste sfumature chiaro scure,ironico- satiriche si incastra un rispetto quasi
religioso verso le donne, “ tutte le donne sono madri anche se non hanno figli.
La donna è tutto, l’origine di tutto quello che vale la pena vivere, fare,
creare, amare”, spiega Rocco. L’ironia
di Spagnoletta è aguzza e profanatrice, ma quando si sublima a poesia
risulta leggera come polvere di una
nuvola che cade addosso e ingravida lo spirito . Tutti i testi nascono da episodi di vita, da
venature di un sentimento vissuto in prima persona, da convinzioni profetiche
che in realtà sono ferite al cuore e all’anima, il tutto specchiato in un
sorriso che dura tutto il disco prima di crollare in terribili riflessioni
solitarie. Il disco, composto da 11 inediti e una cover, si colora dei più
svariati generi, parte con la Title
Track : “ Te lo giuro su Vinicio Capossela”, un pezzo leggero che racconta la
promessa d’amore assoluto di un
innamorato che giura sulle cose a lui più care. Rocco non risparmia metafore con
una strana serie di priorità: insieme al
maestro Capossela anche i “Bee Hive” prima di John Fante. «
Ai cantautori capita che le proprie fidanzate, nel mio caso una ex, trovino tutti gli svariati riferimenti ad altre
donne nei pezzi che scrivi e ho voluto chiamare questo pezzo “ La canzone che
non parla di te “ . Te lo dico io che non è per te », racconta Rocco sul
secondo brano In realtà è uno dei pezzi più romantici e squisitamente dolci del
disco su sonorità irlandesi , spiega ancora il romantico Spagnoletta : «Alla
fine, se non parlo di lei , di cosa parlo ? » Alla terza traccia il percorso
dell’album si fa più impervio: “ Maledetto Marenero” dalle sonorità molto popolari , racconta di
una storia d’amore incastonata in un intreccio di immigrazione e di barconi
capovolti, ma è anche un pretesto del acuto poeta Spagnoletta per parlare di
disillusione. Alla quarta traccia arriva
“ La Rumba dell’impiccato”, ritmo coinvolgente ma testo devastante che parla
di briganti,immigrati, reietti, tutti
sotto ricatto per vivere. E’ tempo poi dell’ironica “ La donna è il
secondo errore di Dio”, in cui Rocco dipinge figure sbiadite sia femminili che
maschili, naturalmente sbeffeggia le
seconde con abili trame letterarie.
Da innamorarsi subito, meravigliosa la
parte dei cori e quella cantata da
Sabrina Pippa. “ Giada” è un pezzo da
cornici pop: « Nasce da un episodio capitato a me e Dario a Roma - racconta
Rocco- tornavamo a casa e nell’atrio incontrammo due ragazze francesi
bellissime, noi però non riuscimmo a proferire parola per l’emozione .
Decidemmo di scrivere un lettera, Dario disse che era sicuro che vivessero
all’interno 11. La mattina dopo trovammo una lettera nella nostra casella di
posta, eravamo fieri di esserci riusciti ma dopo un po’ capimmo che era la nostra lettera, la girammo e c’era scritto: le
francesine vivono all’interno 13, au revoir “. Ridemmo per tutta la notte.» “
Sulle teorie geocentriche di Mimmo”, la cover di Celentano “ Susanna “ e “ No snob” riportano ad un mondo giocoso ma
colorato di tanta realtà.” Di schiena, d’amore in un duello” è una chicca, un piccolo
capolavoro tutto da gustare con la partecipazione di Fabrizio Bosso alla
Tromba. “ Musica per discodance “ è la penultima canzone, con un’intricata ma
palese rete di doppi sensi e di ilarità su ritmi dance tutti da ballare , si
parla di gelosia e di fedeltà ai tempi
di facebook, spiega Rocco con il sorriso : « facebook credo sia l’emanazione
del membro maschile, il titolo poi nasconde una parola in vernacolo aviglianese
che non si può dire sui giornali. » Chiude il disco l’atmosfera parigina de “Il
valzer del Manichino” che dà il nome
anche al tour ( c’è una proposta di una data a
New York). Una elegante dissertazione poetica che mischia le acque della Senna con il
consumismo dei centri commerciali. Alla fine il maggiolone torna a Potenza,
sulle note di echi francesi e in testa
ancora le parole di folli, poeti, cantastorie, chierici erranti ,
costruttori di alchimie vereconde di realtà,
i “ Musicamanovella.” E’ tardi e si torna a casa , anzi Rocco no, confessa
di avere una serenata da fare sotto la finestra di una promessa sposa per conto
del futuro marito.
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