Quattro giorni di Amarcord nel Castello di Brienza
A RITROSO NEGLI ANNI RIBELLI
Di Francesco Altavista
Brienza – “ Le stirpi condannate a cent’anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra ”, con questa frase Gabriel Garcìa Màrquez conclude il suo libro rivelazione . La capacità di reinventare la realtà, propria del libro ma anche di quella generazione, coinvolge quel periodo , dall’ anno in cui il libro fu pubblicato per la prima volta in Messico, nel 1967. In questi anni convengono le esperienze in un unico tornado rivoluzionario; un modo di pensare capace di ribaltare la verità per manifestarne l’ antitesi , parafrasando le parole di Marquez . E allora Macondo diventa Nazareth conquistata da un uomo vestito solo dalla sua ambizione, colui che insegno a disertare come ci spiega De Andrè nell’album “ Buona Novella” del 1970 concepito dalla lettura dei Vangeli Apocrifi. Macondo diventa , La Higuera dove fu ucciso e reso immortale Ernesto Che Guevara nel 1967 oppure Cinisi , dove i cento anni diventano cento passi per Peppino Impastato tra la Bellezza e il potere mafioso . Macondo diventa Bethel nello stato di New York per il festival di Woodstock, storico tempio del rock , manifestazione conclusa con la celeberrima esibizione, unica per intensità e durata di Jimmy Hendrix. Sono anni complicati e incoerenti troppo difficili da spiegare, ancora non del tutto compresi e ora diventati quasi leggenda; per qualcuno una favola da raccontare ai bambini e per il potere conformista un incubo da cancellare. Per rivivere quell’aria , per riassaporare il dolce essere del prologo di quello che siamo oggi , per quattro giorni, dal 30 luglio al 2 agosto , Brienza diventa nel modo umile delle viole di bosco simile a Macondo , Cinisi , Nazareth , Bethel o come tante altre città degli Anni Ribelli :dal 1967 al 1977 . Una manifestazione organizzata con studio e passione e dalla cooperazione dell’Associazione Musicale Burgentina , Moto Club e la Pro Loco. Un modo per rivivere quel cambiamento di mentalità e di costume , il tutto sotto lo sguardo vigile del castello Caracciolo di Brienza . Infatti al manifestazione si terrà all’interno del borgo , nella parte antica della città burgentina , dove si confondono le ere in pieno stile Anni Ribelli. Quattro giorni pieni di iniziative a partire dalla proiezione nella cripta della chiesa madre, degli sceneggiati Rai alle ore 18.00 il primo giorno ci sarà “Il segno del Comando “ nei successivi : Gamma , A come Andromeda e “Il Fauno di marmo “ .Le proiezioni dalle 18:00 alle 22:00 nel castello Caracciolo , per i film più impegnativi per le regie di Pier Paolo Pasolini , Fellini , Antonioni , Lizzani, Hagmann e spazio anche per Salvatore Samperi .Due proiezioni musicali , Pink Floyd at Pompei il 30 luglio alle 20:00 e Hair ore 22:00 primo agosto . Diversi i concerti dal vivo in programma a partire dalle ore 21:30: giorno trenta di esibiranno Donatello e Giuliano dei Notturni ; il 31 oltre alla cover band dei Doors , ci sarà Gian Pieretti ; il primo DON BACKY e una cover band dei Pink Floyd ; l’ultimo giorno ci sarà oltre al concerto di Franco Dei Califfi , il “concertone” finale della band Le Orme. Tutti i giorni ci saranno proiezioni di pubblicità dell’epoca per opera di Dino Santoro , mostre con riviste , rotocalchi e oggetti vari dell’epoca . Nell’organizzazione minuziosa e c’è spazio anche per note meno ribelli e più conformiste e borghesi con le sfilate con abiti dell’epoca e con la nota stonata ma sempre piacevole delle degustazioni di vino, birra , olio e prodotti tipici. Una manifestazione a dir poco grandiosa per il lavoro che è stato svolto , speriamo sia di insegnamento perché quel periodo non si può cancellare, nonostante i continui schiaffi del potere perbenista e borghese , come dice il preside nel libro da cui e tratto il film simbolo della contestazione giovanile “ Fragole e sangue “ del 1970 ,“Per me, le opinioni degli studenti sono come le fragole”.