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giovedì 30 luglio 2009

Brienza a ritroso negli Anni Ribelli ( 1967-1977)

da " il quotidiano della Basilicata"

Quattro giorni di Amarcord nel Castello di Brienza
A RITROSO NEGLI ANNI RIBELLI


Di Francesco Altavista




Brienza – “ Le stirpi condannate a cent’anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra ”, con questa frase Gabriel Garcìa Màrquez conclude il suo libro rivelazione . La capacità di reinventare la realtà, propria del libro ma anche di quella generazione, coinvolge quel periodo , dall’ anno in cui il libro fu pubblicato per la prima volta in Messico, nel 1967. In questi anni convengono le esperienze in un unico tornado rivoluzionario; un modo di pensare capace di ribaltare la verità per manifestarne l’ antitesi , parafrasando le parole di Marquez . E allora Macondo diventa Nazareth conquistata da un uomo vestito solo dalla sua ambizione, colui che insegno a disertare come ci spiega De Andrè nell’album “ Buona Novella” del 1970 concepito dalla lettura dei Vangeli Apocrifi. Macondo diventa , La Higuera dove fu ucciso e reso immortale Ernesto Che Guevara nel 1967 oppure Cinisi , dove i cento anni diventano cento passi per Peppino Impastato tra la Bellezza e il potere mafioso . Macondo diventa Bethel nello stato di New York per il festival di Woodstock, storico tempio del rock , manifestazione conclusa con la celeberrima esibizione, unica per intensità e durata di Jimmy Hendrix. Sono anni complicati e incoerenti troppo difficili da spiegare, ancora non del tutto compresi e ora diventati quasi leggenda; per qualcuno una favola da raccontare ai bambini e per il potere conformista un incubo da cancellare. Per rivivere quell’aria , per riassaporare il dolce essere del prologo di quello che siamo oggi , per quattro giorni, dal 30 luglio al 2 agosto , Brienza diventa nel modo umile delle viole di bosco simile a Macondo , Cinisi , Nazareth , Bethel o come tante altre città degli Anni Ribelli :dal 1967 al 1977 . Una manifestazione organizzata con studio e passione e dalla cooperazione dell’Associazione Musicale Burgentina , Moto Club e la Pro Loco. Un modo per rivivere quel cambiamento di mentalità e di costume , il tutto sotto lo sguardo vigile del castello Caracciolo di Brienza . Infatti al manifestazione si terrà all’interno del borgo , nella parte antica della città burgentina , dove si confondono le ere in pieno stile Anni Ribelli. Quattro giorni pieni di iniziative a partire dalla proiezione nella cripta della chiesa madre, degli sceneggiati Rai alle ore 18.00 il primo giorno ci sarà “Il segno del Comando “ nei successivi : Gamma , A come Andromeda e “Il Fauno di marmo “ .Le proiezioni dalle 18:00 alle 22:00 nel castello Caracciolo , per i film più impegnativi per le regie di Pier Paolo Pasolini , Fellini , Antonioni , Lizzani, Hagmann e spazio anche per Salvatore Samperi .Due proiezioni musicali , Pink Floyd at Pompei il 30 luglio alle 20:00 e Hair ore 22:00 primo agosto . Diversi i concerti dal vivo in programma a partire dalle ore 21:30: giorno trenta di esibiranno Donatello e Giuliano dei Notturni ; il 31 oltre alla cover band dei Doors , ci sarà Gian Pieretti ; il primo DON BACKY e una cover band dei Pink Floyd ; l’ultimo giorno ci sarà oltre al concerto di Franco Dei Califfi , il “concertone” finale della band Le Orme. Tutti i giorni ci saranno proiezioni di pubblicità dell’epoca per opera di Dino Santoro , mostre con riviste , rotocalchi e oggetti vari dell’epoca . Nell’organizzazione minuziosa e c’è spazio anche per note meno ribelli e più conformiste e borghesi con le sfilate con abiti dell’epoca e con la nota stonata ma sempre piacevole delle degustazioni di vino, birra , olio e prodotti tipici. Una manifestazione a dir poco grandiosa per il lavoro che è stato svolto , speriamo sia di insegnamento perché quel periodo non si può cancellare, nonostante i continui schiaffi del potere perbenista e borghese , come dice il preside nel libro da cui e tratto il film simbolo della contestazione giovanile “ Fragole e sangue “ del 1970 ,“Per me, le opinioni degli studenti sono come le fragole”.

giovedì 23 luglio 2009

Invicta Burgentia in pericolo

Invicta Burgentia, calcio a rischio


da "Il quotidiano della Basilicata"


di Francesco Altavista


Prima categoria :Invicta Burgentia a rischio




Brienza - Nulla si crea e nulla si distrugge tutto si trasforma. Qualcuno dovrà dire ad Antoine Lavoisier che a Brienza questa legge è stata infranta . Ancora una volta il popolo burgentino si dimostra più bravo a distruggere che a cambiare e a trasformarsi. In pericolo questa volta c’è la società calcistica Invicta Burgentia. I vari intoppi burocratici ed economici si sono sovrapposti ai due membri fondatori, Giovanni Romano e Mario Santorufo che nel lontano 1998 , diedero vita trasformando la contrapposizione di pensiero con l’altra squadra burgentina , l’ As Brienza Calcio insieme alla ribellione giovanile e l’entusiasmo, in una società che ha contato in media circa 150 ragazzi a partire dalla scuola calcio. Dalla sua fondazione sono diversi i membri che hanno dato cuore e testa per questo sogno chiamato Invicta Burgentia, tra questi :Francesco Avino, Daniela Fiscella , Giuseppe Collazzo, Francesco Collazzo e Michele Sasso. Come più volte richiamato dal presidente Romano , il senso della società era quello di dare una scelta ai giovani burgentini, una squadra di Brienza e per Brienza . Filosofia che a molti è stata indigesta , visto che la squadra è stata più volte bersagliata non solo dall’indifferenza , ma da calunnie ed offese. Nonostante tutto l’Invicta va avanti , con il suo modo di pensare che richiama un po’ le grandi braccia del castello Caracciolo pronte all’abbraccio paterno verso i giovani che come in gran parte dei paesi lucani , il più delle volte, sognano un futuro lontano dalla propria terra. Una squadra di calcio non può essere la soluzione ma un aiuto , un modo per spezzare quel circolo culturale dell’apatia. In tutto questo , ci spiega il presidente “Una nota negativa è da attribuire alle varie Amministrazioni Comunali di Brienza, sempre poco attente ai ragazzi burgentini”. Nel campionato 2007-2008 di eccellenza l’As Brienza calcio, società che da sempre ha avuto più attenzioni anche finanziarie da burgentini e amministrazioni comunali , retrocede mentre l’Invicta Burgentia con il mister Giovanni Memoli stravince il campionato di seconda categoria. L’anno dopo l’As Brienza calcio una società aliena che poco si era incastonata nel territorio burgentino, come pronunciato da molti non si iscrive a nessun campionato ; l’Invicta se pur con difficoltà riesce a mantenere il titolo di prima categoria. Ad oggi L’Invicta Burgentia risulta l’unica squadra a Brienza , da sempre l’unica squadra burgentina . Il presidente Romano annuncia il suo ritiro con amarezza, per motivi personali non può più occuparsi della squadra e lancia un grido di aiuto ai concittadini “ Salvate l’Invicta, Salvate il calcio burgentino”.