Sud Sound System tra passato e futuro
di Francesco Altavista
Banzi – Festeggiano i loro primi venti anni di carriera, sono i Sud Sound System in concerto gratuito a Banzi domani in piazza Guianturco. La band salentina, pioniera del raggamuffin italiano, è composta da Nando Popu, Don Rico e Terron Fabio, GGD e Papa Gianni. Conosciutissimi dal pubblico giovane italiano e non solo, faranno ballare la piazza della cittadina lucana con il loro ultimo lavoro :“Ultimamente”. Un disco apprezzato dalla critica per un sound migliorato ricco di colori e sapori del Salento senza dimenticare il reggae. In anteprima Nando Popu concede un’intervista esclusiva per “ Il quotidiano della Basilicata”.
Nando, “Ultimamente” è il vostro ultimo album ed arriva dopo 20 anni di carriera. In che modo questo album riassume questi anni ?
Noi raccontiamo dall’inizio della nostra carriera sempre allo stesso modo. Prendiamo ispirazione da quello che accade,siamo ragazzi di strada e altro non possiamo fare. In questo album c’è di tutto, non solo sud perché noi meridionali siamo ovunque, quindi rappresentiamo anche questa sorta di esodo, questa forma di rappresentare il cittadino del mondo senza confini, senza limiti. Poi chiaramente sono venti anni quindi c’è un miglioramento dal punto di vista musicale, a volte gli accordi raccontano molto di più delle parole stesse. Andiamo quindi alla ricerca anche della sensazione musicale, crediamo fortemente che la cosa più importate della musica sia il ritmo. Quest’ultimo come esempio di liberazione del corpo, là dove il corpo è schiavo per esempio delle ore di lavoro. La danza è liberazione; è quello che abbiamo imparato dai nostri nonni. La taranta non è liberarsi dal veleno di qualche ragno, ma dal veleno che si ha dentro.
Quindi con la vostra musica rimettete l’uomo alienato in contatto con il mondo?
Forse è il contrario, è la musica che si serve di noi per ricordarci questa attitudine all’umanità e non a perderci nella città dell’essere. Questa è una cosa che ho scoperto con il tempo, studiando la mia terra, proprio nel momento in cui si stringe questa sorta di cappio al collo, in passato la gente si liberava proprio con la danza, forse perché è un rimedio che si può trovare ovunque, non ha controindicazioni ed è uno dei linguaggi più antichi della terra. Questo spiega anche il fatto che un gruppo come noi che viene dal Salento si fa capire in giro per il mondo.
In questi anni di concerti e di musica, hai mai avuto la sensazione che qualcosa di quello che cantavate sul palco fosse stato frainteso o magari estremizzato?
Ti faccio un esempio: noi a volte ci sentiamo come dei mattoni, pensa ad una casa incompleta a cui mancano proprio quei pezzi, ma nessuno lì usa. A volte musicalmente abbiamo avvertito questo modo di fare. Poi ancora oggi il dialetto viene considerato sempre un qualcosa di basso livello, bene che va ti considerano World Music ma spesse volte non guardano ai testi, alle intenzioni. Tutto questo perché la musica viene considerata da tanti come strumento del mercato. Noi non sappiamo se nei prossimi anni saremo ancora propensi a firmare contratti con major o altre etichette, visto che oggi con internet possiamo fare tutto.
I Sud Sound System suonano reggae unendolo alle tradizioni del Salento. Quest’ultima una terra considerata depressa fino a pochi anni fa, oggi sembra che sia in ascesa artistica come tutta la Puglia. Nella tua terra cosa è cambiato? Che consiglio dare alle altre regioni del sud?
E’ da una decina di anni che si respira quest’aria, noi abbiamo avuto la fortuna ti avvertire questo cambiamento ancora prima , all’uscita del nostro primo album negli anni novanta. Erano le idee che ci precedevano. Per una sacco di tempo c’è stata la dance hall pirata, ci radunavamo nelle campagne, facevamo feste dove non si potevano fare. Ascoltare la musica in modo sano senza business o “Sacra corona “.La musica in un certo ci ha salvato da questo punto di vista . Questa cosa è servita perché venivano ragazzi da tutta l’Italia, dai centri sociali dal nord, era il metodo che vinceva non il luogo fisico. La Puglia si è alzata in piedi, in questa regione siamo come tutti questi ragazzi che stanno cambiando le cose, facciamo parte di quel tessuto di cittadini che hanno votato un omosessuale comunista presidente, neanche in Norvegia sognano queste cose. Il segreto è credere nelle persone e nelle idee non nelle istituzioni.
Siente visti da gran parte del pubblico anche come la bandiera della legalizzazione della cannabis e nei vostri concerti diciamo che il pubblico ne fa uso massiccio. Quale è il tuo parere sull’uso della droga?
Credo sia più una questione di antiproibizionismo,magari poi uno fuma, gli altri neanche fumano, è passato tanto tempo non siamo più ragazzini. Il problema è il proibizionismo perché porta all’illegalità. Poi chiaramente c’è distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, quindi comparare spinello e cocaina vuol dire fare del male. In Italia siamo l’unica entità idiota che ha un atteggiamento assurdo verso le droghe leggere, ci si deve guardare attorno e non dico all’Olanda ma alla Francia,alla Spagna. Abbiamo visto i danni del proibizionismo, abbiamo visto amici uccisi dalla mafia, è questi ultimi sono caduti di mafia come lo sono i giudici.
Cosa è la Bellezza?
A volte la Bellezza è anche stupida. La Bellezza greca era la simmetria, ma forse era un pretesto. Può essere armonia ma anche la non armonia. La Bellezza bisogna cercarla.