Matera, terra di pace e di musica
di Francesco Altavista
Una sinfonia che unisce tutte le chiese cristiane del
mondo,questo un progetto storico, un evento straordinario che ha portato il nome
di Matera in giro per il mondo. La città dei Sassi arriva grazie all’orchestra e il coro del
conservatorio “ Duni “diretta dal maestro Carmine Antonio Catenazzo con la
“Sinfonia Eucaristica” composta da
Armando Pierucci, ad affascinare la
città più importante del mondo, Gerusalemme lo scorso 22 settembre, ma anche le
mille e cinquecento persone di Ginevra nella sala delle Nazioni Unite il 25,
poi Milano al Duomo il 26 , per poi concludere, solo per ora, la minitournèe nella propria città,
il 29. Un evento mai realizzato nella
storia mondiale, un luce che irradia il mondo ed unisce popoli e culture, una
grandezza nemmeno immaginabile, ma è meraviglioso che nasca da una città che
fino a pochi anni fa era sconosciuta al mondo. Se non è più così è merito anche
del conservatorio “ Duni” e del suo direttore il maestro Saverio Vizziello, ideatore anche delle
manifestazioni “ Festival Duni” e di “
Matera in musica”. Il maestro materano è
un cavaliere senza spada e scudo che difende la sua amata Matera e i suoi allievi con tutto se stesso, con la propria vita, con
la propria arte e capacità. Un eroe moderno, un materano verace ed orgoglioso
di esserlo. In un’intervista per “ Il quotidiano della Basilicata”, il
maestro Saverio Vizziello ci dedica
alcune sue riflessioni sul progetto in terra Santa e naturalmente sulla sua
amata Matera.
Maestro, da dove nasce l’idea di unire in musica
tutte le chiese cristiane del mondo?
«Questo è un progetto è partito da Matera. Un anno fa mi
incontrai con Arnoldo Mosca Mondadori che era a Matera, mi volle conoscere voleva da me un’idea sulla musica sacra. E’
una persona molto credente. Gli proposi di comporre una sinfonia che mettesse insieme tutte le chiese cristiane del mondo.
Lui immediatamente si è messo all’opera, ha contattato questo compositore Padre
Armando Pierucci che è l’organista del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Quest’ultimo ha chiamato tutti i padri delle chiede cristiane a Gerusalemme, ha
ascoltato i loro canti originali ed ha sviluppato questa sinfonia per Baritono
solista, coro a quattro voci ed orchestra che è stata affidata al conservatorio
di Matera. »
Lei ha anche fatto
parte del coro, quindi è stato con i suoi ragazzi e colleghi a Gerusalemme.: Per
un musicista come lei e per un allievo del suo conservatorio cosa significa esibirsi nella terra Santa?
«Io ti parlo da non credente, nel senso che non frequento le
chiese. Sono stato a messa al Santo Sepolcro una di quelle mattine e lì
c’è una area particolare. Per me suonare
lì è stata una cosa meravigliosa, poi fare musica sacra nella terra Santa è un’emozione
indescrivibile. Da direttore penso che sia il massimo per questi allievi alcuni
minorenni, pensa che loro hanno suonato anche alla “Carnegie Hall di New York “ a Maggio, stanno avendo delle opportunità
straordinarie. Il conservatorio di Matera è un’eccellenza l’hanno detto
pubblicamente: il direttore generale del
MIUR davanti al ministro Profumo. Chi
studia a Matera è fortunato, esistono delle opportunità che non si hanno in
altri posti.»
Cosa ha fatto per far
diventare il conservatorio di Matera
un’eccellenza?E’ per questo che dopo aver suonato in giro per il mondo è
tornato a Matera?
«Per noi è importante la didattica, ma è diventata
importantissimo la produzione sulla didattica. Matera ha più di mille e cento
allievi, è un conservatorio molto grande. Ho formato quattro orchestre: orchestra sinfonica, orchestra giovanile, una
big band e un’orchestra di fiati. Ho cercato con la mia esperienza
organizzativa di mettere e i miei
contatti per fare concerti in tutto il mondo con queste orchestre. Io sono nato
in questo conservatorio e in questa città. Ho deciso di tornare a Matera per
costruire. Ho voglia di creare qualcosa, Matera lo merita.»
Matera ha in qualche
modo insegnato qualcosa alla città Santa Gerusalemme?
«Noi abbiamo fatto degli incontri con degli esponenti
importanti della città di Gerusalemme,
sia istituzionali che sacri. Non conoscevano Matera, abbiamo mostrato loro delle immagini e sono
rimasti sconvolti dalla somiglianza delle due città. Matera è davvero la
Gerusalemme dell’occidente. C’è una somiglianza incredibile, vedi proprio la
murgia materana. Matera ha fatto capire a Gerusalemme che l’occidente non è poi
così lontano, che in occidente ci sono
città identiche.»
E’ proprio in caso di
dirlo la musica unisce i popoli…
« E’ l’unico mezzo che ha la capacità di fare questo. A
Gerusalemme abbiamo avuto la capacità e la forza di unire le chiese. Noi
abbiamo avuto l’opportunità di farlo e di provare sulla nostra pelle che la
musica unisce. Per la prima volta c’erano tutti i massimi rappresentati delle
chiese, tutte insieme, tutte insieme a cantare. Loro cantavano i loro brani
originali e poi noi suonavamo la parte sinfonica dedicata a quella chiesa, non
era mai successo nel mondo.»
La piccola Matera ha conquistato il mondo, ma la sua città si rende conto di questa grandezza?
« Noi siamo veramente protagonisti da anni di questa città, ma
se ne accorgono in pochi. Ti faccio una battuta:perché probabilmente il
direttore del conservatorio essendo materano non è ben visto, se fosse stato
torinese o milanese avrebbero avuto più considerazione. Probabilmente la politica non è colta
abbastanza per capire certe cose. Avrei per esempio voluto le istituzioni con me a Gerusalemme o magari
nella sala delle nazioni unite, sarebbe stato bello. Nonostante questo andiamo
avanti comunque.»
Una piccola città che
guarda il mondo dall’alto o una città
piccola incapace di valutare le sue eccellenze? Quanto è lontana Matera da
capitale della cultura europea?
« Bisogna andare avanti farlo per i ragazzi, i nostri
allievi devono sempre essere tutelati e devono avere tutte le possibilità per poter
aprire le porte del mondo lavorativo. Il nostro dovere di insegnati lo stiamo facendo ma da materano mi sembra
davvero incredibile quello che sta accadendo in questa città. Io penso che chi
ha lo scettro in mano deve avere la capacità di valutare le forze locali, deve caprie cosa c’è sul
territorio. Matera ha un’attività culturale importantissima grazie alle tante
associazioni , ignorarle è un peccato. Chi più di chi ha amore e passione per
questa città può lavorare per lei!»
Il suo modo di
amministrare il conservatorio sta facendo scuola. Si può dire che il
conservatorio di Matera è anche un esempio nazionale. Ma perché manca
un’orchestra regionale in Basilicata?
«Sto ricevendo in questi giorni attestati di stima da tutta
Italia. Molti direttori di conservatori si stanno complimentando e prendono
come esempio il nostro conservatorio. Tutti hanno capito l’importanza di queste
attività. Bisogna porsi il problema di cosa fanno i diplomati di Potenza e
Matera. Devono emigrare. Manca la volontà politica, formare un’orchestra
regionale significa fornire uno strumento utile per il territorio. Io un mese
fa sono stato in Kazakistan ( tra l’altro 18 allievi
verranno a studiare a Matera) hanno convocato me per chiedermi consigli su come
formare orchestre, li sfruttano il petrolio per fare questo e noi abbiamo la card benzina. Chi non capisce che dalla
cultura può rinascere l’economia è un ignorante, l’Italia intera è un
giacimento artistico non sfruttato. »
La minitournèe della “ Sinfonia Eucaristica” per ora si è conclusa a
Matera. Ci sono altre date in vista ?
«Il Papa è interessato tantissimo a questa “ Sinfonia
Eucaristica”, sicuramente suoneremo per lui. Tutte le chiese del mondo stanno
cercando di organizzare nelle loro nazioni
questo concerto. Mosca già ha praticamente aderito.»
Concludiamo. Cosa è
la Bellezza?
«La Bellezza è la musica, semplicemente perché non
esiste altro per me.»