Maestro,nel 2006 l’ultimo album “ E risalire il tempo” ma prima una carriera straordinaria. Come è cambiato il suo modo di scrivere e il suo pubblico?
La carriera nasce dalle ispirazioni,da un mondo interiore che è l’impulso allo scrivere. Cambia nel tempo la dimensione artistica,cambiano le mode,ma io rimango l’incantatore di canzoni che mette insieme i pezzi dei sentimenti,con la maturità di adesso che è diversa da quella delle espressioni giovanili degli anni settanta. Porzioni di romanticismo si avvertono anche nei giovani,il nostro “zoccolo duro” di fans è quello dei reduci degli anni settanta,ma ci sono anche tanti giovani che hanno riscoperto canzoni come “Concerto”,”E mi manchi tanto”,”Liù”.
Il nome “ Alunni del sole” viene dall’omonimo romanzo di Marotta. In questo libro l’amore per la mitologia greca univa i diversi personaggi. Quanto avete in comune con quest’opera?A quale personaggio siete legati artisticamente di più?
Peppino Marotta è stato un grande scrittore ed articolista ed il suo libro con questa storia di un bidello in pensione che nei vicoli di Napoli,al suo gruppo di discepoli popolari illustra i personaggi della Mitologia greca ,ha intrigato molto la mia fantasia. E’ come un quadro di grande neorealismo,in cui si mischiano sorrisi,passione e storia. In comune solo la terminologia “Alunni del Sole” che in se è già un romanzo. Il Sole è calore,amore. Gli Alunni sono coloro i quali recepiscono le emozioni,il calore,l’amore,l’energia del sole. Alunni del Sole è l’estensione della mia anima,quasi come un marchio,un gigante che ha attraversato diversi decenni dalla fine degli anni sessanta al nuovo secolo.
Avete avuto anche un famoso periodo, quello della “ Produttori associati”, di scambio con Fabrizio De Andrè. Cosa le ha dato questo periodo personalmente, cosa al gruppo?
Milano e la “Produttori Associati” per noi e per me sono stati la produzione discografica,lo scambio continuo di spunti compositivi,di intuizioni. Questa casa discografica faceva e farà parte della geografia degli Alunni del Sole,per noi era come una grande famiglia da vivere. Tutti oggi ricordano Fabrizio,era un grande poeta,scambiammo idee e diedi qualche suggerimento in canzoni contenute nell’album”Non al denaro,non all’amore,né al cielo”,ma anche in qualche mia canzone
ci fu qualche momento ispirato da De Andrè.
Poesia d’ottobre” è un pezzo straordinario, per anni considerata una rarità perché pubblicata solo una volta nel 1974, un 45 giri retro del pezzo “ I tuoi silenzi” e poi nell’ultimo disco del 2005. Quale è la storia di questo pezzo?
E’ come un pezzo di puzzle che rimane sospeso. “Poesia d’ottobre” è nata in un attimo,parole che rilette oggi lasciano affascinati:”Il tramonto nascondeva gli amanti in un letto di sole..con le luci di sera dovevi tornare alla vita di casa…”Il concetto del Carpe diem,dell’attimo rubato,dell’emozione che ti squarcia il cuore. La musica poi con quel levare di mandolini dopo il refrain,nato da un’intuizione di mio fratello Bruno,è il vestito migliore per il testo. Le canzoni sono pezzi d’anima sparsi nel tempo,ognuna è un momento che si ferma,una lunga storia. Si cambia lo scenario,cambiano i tempi,ma la dolce malinconia è l’ispirazione che trasforma dei versi che in musica diventano emozioni.
Ha scritto una canzone in napoletano per Patty Bravo ed ha ricevuto il premio Carosone, continua quindi a scrivere musica e da essere legato alla sua città. Quanto è legato alle sue origini ?Ci aspettiamo un prossimo disco degli “ Alunni del sole”?
Napoli è molto presente nelle mie canzoni,basta pensare “A Canzuncella”che ha aperto le porte alla nuova musica cantata in lingua napoletana. Avere ricevuto a dicembre il prestigioso “Premio Carosone” è il sigillo all’unione forte con le mie radici. Riproporremo il disco, “Dove era lei a quell’ora”nella versione di Gaslini che non fu mai pubblicata. con gli arrangiamenti del 1972,suonata con strumenti antichi. Sarà un’occasione imperdibile,nel nuovo album ci sarà l’intera suite ,composta da “Dove era lei a quell’ora”,”Il paese dei coralli”,”La mia innocenza”,”Vento azzurro,l’acqua verde del porto.”e le nuove canzoni composte quest’anno. La cosa più bella sarà il ritorno dell’etichetta “Produttori Associati”.
Concludiamo. Per lei cosa è
Sono legato idealmente alla Bellezza,un ideale da raggiungere attraverso la musica e la poesia.
4 commenti:
GRAZIE FRANCESCO,PER IL TUO ARTICOLO che ci lascia cogliere l'ispirazione del grande musicista Paolo Morelli,ultimo solitario poeta del secondo Millennio!
Laura Bruno
Dici bene Laura ed io sono molto onorato di portare lo stesso cognome dell'immenso Maestro Paolo. Ho conosciuto gli "Alunni" quando non sapevo ancora i nomi dei loro fondatori, per cui il mio "innamoramento" per quelle splendide melodie è avvenuto all'oscuro! Oggi a riascoltarli, a distanza di quasi 40 anni, provo non solo ancora tanta emozione ma soprattutto un'indicibile struggimento.
Nicola Morelli
Io devo dire che gli ho ri-scoperti in ritardo, nel senso che nel loro periodo d'oro (e anche il mio) non gli apprezzavo molto, forse ero troppo giovane e non capivo. Ora a riascoltare questi pezzi mi vengono i brividi.. sono bellissimi.
IERI SERA CON IL MIO TELEFONINO HO RIASCOLTATO TUTTI I MIGLIORI PEZZI DEGLI ALUNNI DEL SOLE.HO CAPITO LA BELLEZZA E IL MERAVIGLIOSO RICORDO DI QUEGLI ANNI STUPENDI.UN RICORDO MALINCONICO CHE SOLO LA POESIA DI UN GRANDE MAESTRO POTEVA SUSCITARE CON QUELLE CANZONI.-
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