Nel tango di Herrera sensualità e passione
di Francesco Altavista
Satriano di Lucania - Quella sera, colei che poteva essere Paola, Nunzia, Antonietta, Anna, Lina uscì dal teatro e tornò a casa.Dopo qualche giorno si scopri incinta, non ebbe nessuna esitazione nel decidere di chiamare il figlio Roberto o Roberta , come Roberto Herrera. Potrebbe anche non sorprendere una storia del genere, lo spettacolo di tango del maestro argentino è un trionfo di passione ed erotismo, d’altra parte i maestri ci insegnano che ballare il tango è un po’ come fare l’amore. “ Tango de Buenos Aires “ ha completato la sua mini tourneè lucana al teatro Anzani di Satriano di lucania domenica scorsa facendo registrare il tutto esaurito. Gli organizzatori della rassegna “ Le valli del teatro” riescono, con l’ennesima decisone azzeccata, ancora una volta ad emozionare i propri abbonati con uno spettacolo di danza internazionale con il maestro Herrera e i migliori ballerini di Buenos Aires. Una pièce teatrale vera e propria che al ballo del tango aggiunge anche momenti di ilarità e racconti costruiti con la carne viva dei corpi umani che attraversano praticamente cento anni della storia del tango. E’ una lezione di vita quella che il maestro argentino propone al suo pubblico, mai i movimenti sono stati volgari, mai sono stati rozzi; la sintesi della grande filosofia del tango sta proprio in quei baci sfiorati, quelle labbra che per un respiro non si toccano, sono le note di una preghiera alla bellezza. Il pubblico è coinvolto, più volte nelle due ore di spettacolo circa , si è abbandonato ad applausi scroscianti che non solo attestavano la bravura dei ballerini- atleti sul palco ma dimostrava anche la vicinanza che ha quel tipo di tango con le corde dell’animo italiano e lucano. Certo si parla di argentina, e la grande forza, il grande ottimismo, la passionalità della terra d’oltre oceano si vede tutta, ma è straordinario come si avvicini tantissimo alla cultura italiana, alla terra che il pubblico sente propria. Herrera mostra il vero tango argentino non quello altolocato che si balla con una rosa in bocca, si parla di quello composto da musicisti dai cognomi italiani da Astor Piazzola a Julio De Caro.
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