Due (ex) ragazzi irresistibili
di Francesco Altavista
Sasso di castalda – “Signora
Maria Dante della Rovere, quando suo marito la sera entra nella vostra camera
da letto, quale è la prima cosa che dice ?
Dice, Buona sera a tutti”. Maria
Dante della Rovere è sicuramente una delle parti più divertenti dello
spettacolo “ Due ragazzi irresistibili”
portato in scena lo scorso
martedì al teatro “ Mariele Ventre” di
Castalda e ieri al centro sociale di Stigliano.
È un personaggio che ha portato il settantaseienne Gianfranco
D’Angelo al successo nel programma trash
anni 80 di canale 5 “ Drive in”. In
effetti tutto lo spettacolo è impostato su quello stile, su un stile di
varietà deturpato dalle eleganze di
quello classico degli esordi e più vicino a quello più erotico – trash della
rivoluzione berlusconiana. Certamente non è il teatro carico di temi che ti fa
sognare, che ti porta nelle realtà parallele, è cabaret con danza eseguita da ballerine e ballerini che
non nascondono il loro scultoreo corpo e di canto con la brava ma non
eccezionale Tania. I ragazzi irresistibili sono appunto Gianfranco D’angelo
protagonista assoluto e Eleonora Giorgi quasi sessantenne solo nel viso deturpato dall’originale irresistibilità
ma non nel corpo perfetto, tanto da risaltare sulle più giovani e fresche
ballerine.
La regia dello spettacolo scritto da Mario Scaletta e da Paola Tiziana Cruciani, è di Giovanni De Feudis ed è piaciuta a
giudicare dai numerosi applausi del
numeroso pubblico sassese, sicuramente è briosa, veloce che non lascia tempi
alla riflessione, è incalzante come se si stesse assistendo ad un spettacolo in
televisione. Se le influenze televisive da una parte possono essere dannose al teatro dall’altra
forse lo fanno avvicinare al gusto del popolo che poi è quello che conta. E’ un varietà tutto da ridere, D’angelo
nonostante la veneranda età ha i tempi perfetti, anche se alcune delle battute
hanno il gusto del già sentito ( ha usato la stessa battuta del papa di Crozza
a sua volta accusato di averla rubata dal web), altre sono di una satira troppo morbida , altre
sono scontate, fa ridere perché è un maestro nella mimica e dei tempi comici.
Apprezzabili ma non troppo le briciole dedicate alla riflessione: brava la
Giorgi nel monologo che fa il paragone tra alcool e l’amore, entrambi finiscono
per sciogliersi nel fondo del bicchiere. Meno accettabile forse ma che comunque
scatena l’applauso di approvazione del pubblico alcune frasi qualunquiste che
vanno molto di moda, dalle poltrone e gli stipendi dei politici all’essere
italiani a tutti i costi, ai tatuaggi e alla seguente battuta sulla farfallina
di Belen. I ballerini Matteo Tugnoli e Gianluca Conversano movimentano la
scena ma non troppo, forse complice il palcoscenico che forse avrebbero
preferito più grande. Le ballerine che
mostravano le perfette linee del loro corpo hanno certamente messo il pepe e il
sale giusto nella minestra data in pasto al pubblico.
Flaminia
Gasbarri, Valentina Bognetti, Cecilia Margione e Agata Moschini sono belle e brave, interessanti le
coreografie curate da Evelyn Hannack. Una pièce fatta bene, impostata solo ed
esclusivamente come un bel varietà che
fa divertire il pubblico. Antipatico e disperato poi il tentativo di dargli
altra forma, inventandosi un racconto, non è né nostalgico né attuale, è un insieme di cose tra canto non quello
difficile ma quello comune che coinvolge il pubblico, un cabaret fatto bene con
i tempi giusti ma davvero morbido e il ballo bello ma non particolarmente
artificioso ed innovativo. “ Due ragazzi irresistibili” va bene per chi vuole
dimenticare la tristezza per un’ ora e mezza e magari rubare qualche
battuta da raccontare agli amici davanti
ad un bicchiere di birra, tutto qui perché qualche volta basta solo ridere.
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