Ode agli autori del cambiamento
Non voglio gloria ed applausi
non voglio guardare in basso
quando si moltiplicano gli abusi
voglio andare fiero ad ogni passo.
E la luce illumini gli occhi
che nessuna lacrima dovrà scalfire
e innamorarsi di sguardi troppo vecchi
e soffocare per paure di soffrire
Vincere perchè si è fieri nella sconfitta,
per guardare stanchi un cielo fiorito
per cancellare una nebbia troppo fitta
che della solitaria strada è mito.
Superare la morte perchè si è vivi
niente approvazioni e cerimonie da divi
ma per esser attori del cambiamento
si è sconosciuti eroi senza tempo
Parte dell' articolo pubblicato su " Il quotidiano della Basilicata"
Le conclusioni dell'accusa scagionano Giuseppe Lovito , imputato di tentata concussione
Assolto,Lottava in nome degli operai. L'ex assessore aveva difeso i diritti di 2 lavoratori
di Leo Amato
(...) nel 1998, sempre con i soldi della legge 219 del 1981. un'azienda di potenza si è aggiudicata l'appalto per il restauro dell'ospizio di Brienza e la costruzione di 6 alloggi popolari in pieno centro storico. Venne assunta manovalanza del posto, ma quanto corrisposto secondo i dati della busta paga non rappresentava il pagamento reale (...) i lavoratori non si opponevano perchè sapevano che in questi casi o è così oppure sei fuori, senza fare troppe storie.Un anno dopo due lavoratori vengono licenziati perchè bisognava far posto ad altre persone, ma questi non ci stanno , vanno nella sezione locale del Partito della Rifondazione Comunista e raccontano tutto all'assessore dell'allora giusta di centro sinistra , che per inciso è anche il cognato di uno dei due. Lovito decide di intervenire convocando al tavolo ..la Siticom.. l'impresa costruttrice e il sindaco. Entrambi non si sono mai presentati.(...)Lovito tiene duro e anche i due lavoratori , Giuseppe Sabbatella e Francesco Lorenzino, e fanno fronte comune.Così la ditta passa alle azioni legali e denuncia Lovito per tentata concussione. (...) Intanto interviene L'ispettorato del lavoro che riscontra l'effettiva esistenza di gravi irregolarità nella conduzione dei contratti con i due operai da parte dell'impresa (...)E ieri mattina l'epilogo con le conclusioni della pubblica accusa " Lovito è innocente , lottava per il bene comune della collettività ed in particolare della classe operaia " come quando" fece una lotta per il bilancio partecipato."All'avvocato soltanto una replica di cinque minuti "Nel 1979 è morto un uomo sul lavoro, a Brienza, e per sfuggire alle sue responsabilità l'impresa faceva finta di non conoscerlo. Giuseppe Lovito fu perseguito dalla legge per la prima volta perchè si opponeva a quell'ingiustizia. Quell'uomo che era morto in quel modo assurdo era suo padre"E viene assolto con formula piena.
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