Sul set de " Il ragioniere della Mafia"
di Francesco Altavista
Calvello – C’è un
salentino, un romano di padre irlandese e un materano. A questo trio si
aggiunge una splendida location,  un
paesino lucano di poco più di duemila anime, 
a quaranta chilometri da Potenza ,Calvello. Non sono  tre persone comuni,ma  un regista e due attori  in procinto di completare la prima di
cinque  settimane di riprese di un film
intitolato “ Il ragioniere della mafia” 
tratto da un libro che ha vinto il premio alla legalità a Casal di
Principe  che porta l’omonimo titolo
scritto da un inviato anti tarocco di “ Striscia la notizia”, il brindisino
Donald Vergari.In esclusiva, in tutto questo, mentre si sta girando l’ultima
scena di giornata c’è anche “ Il quotidiano della Basilicata”. Il set è
sistemato nei presi del centro sportivo di Calvello, l’aria che si respira è
tipica del primo pomeriggio: c’è però  fermento: le belle collaboratrici  corrono  incrociandosi da una parte all’altra del
piccolo spiazzale, il fonico prepara i suoi attrezzi all’interno di un
fuoristrada,  i pochi cittadini
calvellesi presenti guardano con curiosità, i tecnici stanno sistemando una
cinepresa sul cofano anteriore di un’auto;  nei due camerini  sistemati in un tir, ci sono i due  attori  protagonisti
alle prese con il trucco, nella parte anteriore 
Lorenzo Flaherty e più in là Nando Irene. Nascosto dall’ordine caotico  che precede la scena , in disparte c’è un uomo
con un berretto blu,  vestito con una
camicia che lui stesso definisce “ una tovaglia”. Sembra un contadino appena
uscito dal suo orto e invece è l’apprezzato regista salentino Federico Rizzo. Gli
attori si stanno ancora preparando ed è l’occasione per  parlare con lui: « Abbiamo voluto girare il
film anche in   Basilicata perché  è un posto davvero meraviglioso.
 Questa
regione è  accogliente, si mangia bene e le
donne sono bellissime. Sono davvero innamorato da morire della Basilicata - ci
spiega Federico -  poi ha questa
caratteristica unica in Italia: ha un paesaggio estremamente variegato. In un
momento sembra di stare in Colombia, altri in Campania, poi in Sicilia.
Realmente in poco tempo hai la città, la campagna e  la collina. 
Poi hai una luce che in cittadine come Calvello che ha un promontorio è
davvero unica. Anche il mio direttore della fotografia è rimasto impressionato
dalla luce della Basilicata.» La troupe continua a muoversi, la cinepresa
sull’auto  è quasi pronta; Nando e
Lorenzo escono dai camerini e  parlano
con l’aiuto- regista  preparandosi alla
scena. « Calvello è un paese incredibilmente bello, sono poi davvero  tanti i volti intensi, stiamo utilizzando per
questo anche  tante comparse – continua
il regista brindisino -   abbiamo girato
qui, soprattutto scene di paesaggi, ma anche interni particolari che ricordano
un po’ il made in Italy , quel tipo di Italia che amiamo, con una forte
presenza di tufo, di pietra, di materiale rustico ed elegante.» Lorenzo si accomoda
su una di quelle sedie da regista, quelle che portano il nome scritto nella
parte che fascia la schiena. « E’ un film anche molto ironico e divertente che
ti fa riflettere però  sulla malvagità-
spiega sul film-  in questo momento
storico credo si debba giocare un po’ con i generi non fare sempre le stesse
cose, bisogna scommettere, unire il drammatico con la commedia e con il
sentimento. Bisogna cercare questa sfida di freschezza affinché  possa arrivare ai giovani.» Si capisce,
guardando il set  a questo punto che non
solo si sta per girare una scena in auto ma che coinvolgerà solo i due
protagonisti. «Abbiamo scelto gli attori  in base alla somiglianza con i personaggi del
libro: Mahieux fa per esempio un boss napoletano. Ciro Pudrone, il ragazzo di
“Gomorra”,   fa un piccolo criminale molto divertente. Tony
Sperandeo fa un vecchio boss, Franco Neri 
farà un boss calabrese sui generis, molto sentimentale.  Proprio a Calvello è stata girata  una scena in cui si sposa la figlia. C’è poi
Ralf Bauer un attore tedesco molto famoso che farà un principe del Montenegro  – continua il regista -  un cast importante che poi si arricchisce
della collaborazione delle Miss Italia: 
Francesca Testasecca, Alessia tedeschi e Anna Munafò.»
 Federico  a questo punto viene richiamato: è tutto
pronto per girare la scena, il sole ha scacciato le nuvole nere che
minacciavano pioggia, Nando si siede alla guida dell’auto vicino a lui al posto
del passeggerò Lorenzo e  vanno via .
L’aria del primo pomeriggio svanisce con i primi profumi della  cena che escono dalle abitazioni calvellesi
mentre nel campetto vicino si odono le grida di alcuni bambini alle prese
con  un “Super Santos” che dopo vari
sbilenchi passaggi va ad impattare con qualcosa di fine ed affilato che lo buca
proprio pochi minuti prima del ritorno  di
Nando e poi di Lorenzo in due auto differenti , dopo circa due ore di riprese.
Non è finita però, gli attori si fermano ad ascoltare l’audio, poi partecipano
alla  registrazione,  allontanandosi dallo spiazzale verso una zona
più isolata. Dopo pochi minuti, Lorenzo Flaherty con passo soddisfatto ma
stanco si avvicina ai camerini. Anche lui con gentilezza nonostante la
stanchezza si concede per qualche parola: « Il mio è  un personaggio un po’ atipico, vive però  nell’Italia di oggi. E’ un licenziato che si
ritrova per puro caso ad essere coinvolto in una organizzazione mafiosa, a curarne
gli interessi- spiega -  lui ovviamente
non si sente a suo aggio, e da qui partono  tante sfaccettature ironiche.  Decide di conviverci ma  nel finale si riscatta e ne esce fuori. » Per
Lorenzo è il secondo film girato a Calvello, il primo è in uscita di Andrea
Manicone  “ Quando il sole sorgerà”,
pellicola che è stata anche luogo d’incontro con Nando Irene. « Calvello  è un posto dove si riesce a girare bene, con
tranquillità. Si presta , poi benissimo per tante location- confessa Lorenzo -
la gente è molto coinvolta e ti coinvolge. Questa è ancora una parte di bel
paese, di persone che vivono di cose semplici e vere. » E’ un attore che arriva
dalle fiction  ma che questa pellicola
l’ha voluta profondamente ,tant’è che è stato lui a chiamare Federico Rizzi, a
collaborare alla sceneggiatura e alla selezione del cast: « E’ un film che ho
voluto fortemente , ho rifiutato delle cose per fare questo film. Il
personaggio che interpreto mi è piaciuto da quando l’ho letto. Siamo alla fine
della prima settimana e siamo molto contenti lo spirito è quello giusto e la
qualità è alta – spiega - E’ un film tratto da un libro che io ho amato,un film
moderno , interessante. Una pellicola che può dire la sua sul campo
cinematografico e mi aspetto che piaccia ai  
giovani perché è qualcosa di diverso rispetto ai film classici di questo
genere. » Mentre l’attore romano- irlandese  torna nei camerini per struccarsi, fumare le
sue amate sigarette e magari dedicarsi ad 
un po’ di meritato riposo, si intravede dalla porta socchiusa del
camerino poco distante,  Nando
Irene.  « Il mio personaggio è un
esecutore, un carabiniere della mafia, colui che introduce il ragioniere a
questo mondo- racconta l’attore materano -  fa da collante, mentre lo  presenta a tutti  tra di loro si crea un certo rapporto, è un
personaggio che ti anticipo  fa una
brutta fine. » Per Nando è davvero un momento molto brillante, da poco è padre
di una splendida bambina Chiara avuta con la sua compagna , la giornalista Stefania Novembre,
ed ha in questi giorni in uscita un altro 
film girato in Basilicata con Jerry Calà, “ Operazione Vacanze”: «Sono
due film opposti. Con Calà mi sono divertito 
e sono stato quasi in vacanza, ci sono in tutto il film ma con poche
battute.  Ho accettato di buon grado
questa partecipazione  perché affiancavo
Pannofino e anche per il regista Fragasso che è molto interessante- confessa
-  questo invece è un film tosto, sto
lavorando molto sul personaggio perché per 
quanto possa sembrare io non sono così cattivo, quindi per me è
difficile interpretarlo. Rizzo  e Lorenzo
sono molto esigenti e non posso deluderli, sto studiando e lavorando  davvero 
tanto. Ci tengo molto ed ho dato una mano anche  dal punto di vista della preparazione insieme
a  “Blu video” di Matera che fa da
supporto. Mi colpisce poi  in questa
esperienza anche la cura eccezionale dei costumi. Ginevra è bravissima , mi ha
reso un cattivo molto elegante.» Per l’attore materano dopo tanti anni di
pellegrinaggio tra la città dei Sassi molto amata e mai abbandonata , dove ha
un locale e Roma, si tratta del primo ruolo da co-protagonista: « è una cosa
importante  per la mia carriera. Spero di
emozionare il pubblico, questo può essere finalmente il lancio perché fin ora
ho fatto il protagonista di puntante per le fiction ma mai in film » L’ultima
battuta non poteva che essere sulla Basilicata : « Sono contento di questa
esperienza , anche perchè  lavoro  in Basilicata , questa è la cosa più bella.
La regione dove ho scelto di ritornare e mi dà 
molte soddisfazioni. Sono tra i fondatori di “ Rete cinema Basilicata”,
associazione di categoria dei cineasti lucani, nella quale  si stanno creando delle belle situazioni,
degli incontri e delle  conoscenze -
conclude -  siamo promotori della famosa
“Film commission Basilicata”, se ne sente sempre di più il bisogno.» 
Lasciamo
dopo una stretta di mano Nando insieme a Lorenzo che saluta i fan  sui balconi mentre firma qualche   autografo e fa qualche foto, i tecnici hanno
raccolto tutta l’attrezzatura e ripulito lo spiazzale, tutti pronti per un po’
di riposo e poi  per la cena,
festeggiando magari  la prima settimana
di riprese con il buon vino lucano.
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