Fiorella e il destino di vivere la musica
di Francesco Altavista
LA VOCE di Fiorella Mannoia che incanta da anni il popolo Italiano e straniero, sarà ospitata in concerto gratuito il sette settembre a Viggiano. Fiorella Mannoia si concede gentilmente ad un’intervista con “ il quotidiano”
Fiorella Mannoia, non è stata sempre una cantante , ha cominciato nell’ambito artistico come stunt girl. Cosa si porta da quella esperienza e quando invece si è accorta di avere il dono del canto ?
L’esperienza da stunt girl è stato un periodo della mia vita , una parentesi che si è aperta e si è chiusa nel giro di pochi anni. In realtà non ho memoria di quando ho cominciato a cantare. Ho cominciato da piccolissima, mio padre era un musicista se pur dilettante, si accorse subito che avevo una voce particolare e questa attitudine alla musica, perciò ho sempre cantato. Mio padre mi faceva cantare continuamente. Avevo un destino segnato per fare la cantante .
L’arte di Fiorella Mannoia non è solo l’attitudine al canto ma anche ricerca che supera i confini , come nel lavoro “Onda Tropicale” . Un disco che riunisce grandi artisti della musica Brasiliana , un progetto che non ha eguali in Italia . Da cosa nacque l’ idea di “Onda tropicale” ?
La musica brasiliana è la più ricca del mondo. In Brasile ci sono centinaia di tipi di stile diversi; il Brasile è una fucina di musica. Io ho avuto sempre una passione per questo Paese, amo da sempre il Brasile. Ho avuto la fortuna di conoscere Caetano Veloso e Chico Buarque e da lì è nato quel progetto , un progetto ambizioso, credo che nessuno sia riuscito a riunire in un disco artisti di quel calibro, i più grandi artisti della musica brasiliana , dai quali ho imparato molto. Lo studio nella musica è importantissimo io credo che viviamo di collaborazioni , di curiosità.Lo scambio che c’è tra la musica dei popoli è alla base dello scambio della cultura , imparare quello che gli altri fanno, curiosare negli altri paesi , tutto questo credo sia la linfa di questo mestiere ma anche della vita.
Il confronto e lo studio sono importanti. Ma oggi non crede che a causa dei talent-reality show come “Saranno famosi “, X-factor ,la musica abbia perso questi due fattori ?
Se i reality servono a far uscire dei talenti, va bene. Ormai ci dobbiamo adeguare a tutto. Io preferirei un altro canale, mi piacerebbe dare spazio in altro modo . Ma se il mondo va in questa maniera bisogna adeguarsi ai tempi che cambiano. Servono a tirar fuori giovani voci come Giusy Ferreri ma questi dovranno comunque dimostrare nel tempo di non essere fenomeni estivi con la loro cultura, la loro intelligenza e facendo un lavoro su se stessi . Per farsi ascoltare i giovani non hanno che questi mezzi e poi è chiaro ognuno fa la strada che crede.
Ma secondo lei non è un sintomo, insieme alla crisi discografica che la musica in Italia sia in declino?
Io non credo che la musica sia in declino credo che il supporto fonografico sia in declino. L’avvento di internet ha portato ad una sorta di rivoluzione, così come abbiamo concepito il disco , la vendita,tutto questo sta cambiando.In quale direzione non sono all’altezza di prevederlo, ma di certo qualcosa sta cambiando. La musica non è in declino lo dimostrano i concerti di quelli che se lo meritano , sono sempre pieni di gente la musica live vive , vive un’epoca di splendore . La musica viene acquistata in altri modi , non nei negozi di dischi come era una volta :si scarica da internet. E’ cambiato l’approccio al supporto musicale, ecco perché c’è crisi discografica , perché è un settore vecchio.
L’ultimo lavoro porta il titolo il “ Movimento del dare “. Cosa Fiorella Mannoia ha dato in questi anni con la propria musica e cosa la musica può dare per migliorare le cose ?
Io penso di aver dato il lavoro di una cantante onesta che cerca di trasmettere emozioni , quando ci riesce. Non so bisognerebbe chiedere a chi mi segue; io faccio il mio lavoro come un onesto artigiano , faccio il mio mestiere in punta di piedi , faccio quello che sento , quello che mi piace, tutto sempre con onestà senza prendere in giro il pubblico. Non ho mai studiato a tavolino per sapere quale canzone era meglio per vendere di più . La speranza che quello che piacesse a me piacesse anche al pubblico. Torniamo al fatto che ognuno fa quello che sente ci sono miei colleghi che non sentono l’esigenza di occuparsi della cosa pubblica e anche loro hanno la mia stima e il mio rispetto. Ci sono poi quelli come me che non riescono a stare zitti . Io penso che essendo noi dei privilegiati sotto tutti i punti di vista, facciamo un mestiere meraviglioso , è nostro dovere , il dovere di chi ha , di dividere il proprio avere con gli altri . Cercare di mettersi al sevizio di chi non ha il nostro privilegio. E allora sento di mettermi al servizio , dove posso, dove servo e quando posso , di chi chiede aiuto .
Sarà a Viggiano un paese che era considerato la perla lucana, ora sotto ricatto come l’intera regione del più grande centro oli d’Europa . Come ultima battuta le chiedo un parere sulla Bellezza e l’ambiente
Io non mi riconosco più in questo Paese. Io amo l’Italia e per questo continuo a combattere. Questo era il Paese che poteva vivere con le Bellezze che ha .Si potrebbe vivere solo ed esclusivamente di Bellezza se questo Paese fosse valorizzato per la Bellezza che ha e non fosse continuamente deturpato dagli interessi economici di pochi. Potevamo vivere su quello che ci ha lasciato la storia e di quello che ci ha concesso la generosa natura . Siamo stati capaci di distruggere tutto o quasi tutto. Gli interessi economici purtroppo in Italia vincono troppo spesso. C’è un libro che si chiama “ Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, nel quale c’è una frase “ Chi ama la Bellezza la trova ovunque”, bisogna saperla cercare e proteggere.
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