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domenica 3 giugno 2012

Lorenzo Flaherty sul set di Il ragioniere della mafia

da " Il quotidiano della Basilicata"

Sul set de " Il ragioniere della Mafia" 




di Francesco Altavista





Calvello – C’è un salentino, un romano di padre irlandese e un materano. A questo trio si aggiunge una splendida location,  un paesino lucano di poco più di duemila anime,  a quaranta chilometri da Potenza ,Calvello. Non sono  tre persone comuni,ma  un regista e due attori  in procinto di completare la prima di cinque  settimane di riprese di un film intitolato “ Il ragioniere della mafia”  tratto da un libro che ha vinto il premio alla legalità a Casal di Principe  che porta l’omonimo titolo scritto da un inviato anti tarocco di “ Striscia la notizia”, il brindisino Donald Vergari.In esclusiva, in tutto questo, mentre si sta girando l’ultima scena di giornata c’è anche “ Il quotidiano della Basilicata”. Il set è sistemato nei presi del centro sportivo di Calvello, l’aria che si respira è tipica del primo pomeriggio: c’è però  fermento: le belle collaboratrici  corrono  incrociandosi da una parte all’altra del piccolo spiazzale, il fonico prepara i suoi attrezzi all’interno di un fuoristrada,  i pochi cittadini calvellesi presenti guardano con curiosità, i tecnici stanno sistemando una cinepresa sul cofano anteriore di un’auto;  nei due camerini  sistemati in un tir, ci sono i due  attori  protagonisti alle prese con il trucco, nella parte anteriore  Lorenzo Flaherty e più in là Nando Irene. Nascosto dall’ordine caotico  che precede la scena , in disparte c’è un uomo con un berretto blu,  vestito con una camicia che lui stesso definisce “ una tovaglia”. Sembra un contadino appena uscito dal suo orto e invece è l’apprezzato regista salentino Federico Rizzo. Gli attori si stanno ancora preparando ed è l’occasione per  parlare con lui: « Abbiamo voluto girare il film anche in   Basilicata perché  è un posto davvero meraviglioso.


 Questa regione è  accogliente, si mangia bene e le donne sono bellissime. Sono davvero innamorato da morire della Basilicata - ci spiega Federico -  poi ha questa caratteristica unica in Italia: ha un paesaggio estremamente variegato. In un momento sembra di stare in Colombia, altri in Campania, poi in Sicilia. Realmente in poco tempo hai la città, la campagna e  la collina.  Poi hai una luce che in cittadine come Calvello che ha un promontorio è davvero unica. Anche il mio direttore della fotografia è rimasto impressionato dalla luce della Basilicata.» La troupe continua a muoversi, la cinepresa sull’auto  è quasi pronta; Nando e Lorenzo escono dai camerini e  parlano con l’aiuto- regista  preparandosi alla scena. « Calvello è un paese incredibilmente bello, sono poi davvero  tanti i volti intensi, stiamo utilizzando per questo anche  tante comparse – continua il regista brindisino -   abbiamo girato qui, soprattutto scene di paesaggi, ma anche interni particolari che ricordano un po’ il made in Italy , quel tipo di Italia che amiamo, con una forte presenza di tufo, di pietra, di materiale rustico ed elegante.» Lorenzo si accomoda su una di quelle sedie da regista, quelle che portano il nome scritto nella parte che fascia la schiena. « E’ un film anche molto ironico e divertente che ti fa riflettere però  sulla malvagità- spiega sul film-  in questo momento storico credo si debba giocare un po’ con i generi non fare sempre le stesse cose, bisogna scommettere, unire il drammatico con la commedia e con il sentimento. Bisogna cercare questa sfida di freschezza affinché  possa arrivare ai giovani.» Si capisce, guardando il set  a questo punto che non solo si sta per girare una scena in auto ma che coinvolgerà solo i due protagonisti. «Abbiamo scelto gli attori  in base alla somiglianza con i personaggi del libro: Mahieux fa per esempio un boss napoletano. Ciro Pudrone, il ragazzo di “Gomorra”,   fa un piccolo criminale molto divertente. Tony Sperandeo fa un vecchio boss, Franco Neri  farà un boss calabrese sui generis, molto sentimentale.  Proprio a Calvello è stata girata  una scena in cui si sposa la figlia. C’è poi Ralf Bauer un attore tedesco molto famoso che farà un principe del Montenegro  – continua il regista -  un cast importante che poi si arricchisce della collaborazione delle Miss Italia:  Francesca Testasecca, Alessia tedeschi e Anna Munafò.»

 Federico  a questo punto viene richiamato: è tutto pronto per girare la scena, il sole ha scacciato le nuvole nere che minacciavano pioggia, Nando si siede alla guida dell’auto vicino a lui al posto del passeggerò Lorenzo e  vanno via . L’aria del primo pomeriggio svanisce con i primi profumi della  cena che escono dalle abitazioni calvellesi mentre nel campetto vicino si odono le grida di alcuni bambini alle prese con  un “Super Santos” che dopo vari sbilenchi passaggi va ad impattare con qualcosa di fine ed affilato che lo buca proprio pochi minuti prima del ritorno  di Nando e poi di Lorenzo in due auto differenti , dopo circa due ore di riprese. Non è finita però, gli attori si fermano ad ascoltare l’audio, poi partecipano alla  registrazione,  allontanandosi dallo spiazzale verso una zona più isolata. Dopo pochi minuti, Lorenzo Flaherty con passo soddisfatto ma stanco si avvicina ai camerini. Anche lui con gentilezza nonostante la stanchezza si concede per qualche parola: « Il mio è  un personaggio un po’ atipico, vive però  nell’Italia di oggi. E’ un licenziato che si ritrova per puro caso ad essere coinvolto in una organizzazione mafiosa, a curarne gli interessi- spiega -  lui ovviamente non si sente a suo aggio, e da qui partono  tante sfaccettature ironiche.  Decide di conviverci ma  nel finale si riscatta e ne esce fuori. » Per Lorenzo è il secondo film girato a Calvello, il primo è in uscita di Andrea Manicone  “ Quando il sole sorgerà”, pellicola che è stata anche luogo d’incontro con Nando Irene. « Calvello  è un posto dove si riesce a girare bene, con tranquillità. Si presta , poi benissimo per tante location- confessa Lorenzo - la gente è molto coinvolta e ti coinvolge. Questa è ancora una parte di bel paese, di persone che vivono di cose semplici e vere. » E’ un attore che arriva dalle fiction  ma che questa pellicola l’ha voluta profondamente ,tant’è che è stato lui a chiamare Federico Rizzi, a collaborare alla sceneggiatura e alla selezione del cast: « E’ un film che ho voluto fortemente , ho rifiutato delle cose per fare questo film. Il personaggio che interpreto mi è piaciuto da quando l’ho letto. Siamo alla fine della prima settimana e siamo molto contenti lo spirito è quello giusto e la qualità è alta – spiega - E’ un film tratto da un libro che io ho amato,un film moderno , interessante. Una pellicola che può dire la sua sul campo cinematografico e mi aspetto che piaccia ai   giovani perché è qualcosa di diverso rispetto ai film classici di questo genere. » Mentre l’attore romano- irlandese  torna nei camerini per struccarsi, fumare le sue amate sigarette e magari dedicarsi ad  un po’ di meritato riposo, si intravede dalla porta socchiusa del camerino poco distante,  Nando Irene.  « Il mio personaggio è un esecutore, un carabiniere della mafia, colui che introduce il ragioniere a questo mondo- racconta l’attore materano -  fa da collante, mentre lo  presenta a tutti  tra di loro si crea un certo rapporto, è un personaggio che ti anticipo  fa una brutta fine. » Per Nando è davvero un momento molto brillante, da poco è padre di una splendida bambina Chiara avuta con la sua compagna , la giornalista Stefania Novembre, ed ha in questi giorni in uscita un altro  film girato in Basilicata con Jerry Calà, “ Operazione Vacanze”: «Sono due film opposti. Con Calà mi sono divertito  e sono stato quasi in vacanza, ci sono in tutto il film ma con poche battute.  Ho accettato di buon grado questa partecipazione  perché affiancavo Pannofino e anche per il regista Fragasso che è molto interessante- confessa -  questo invece è un film tosto, sto lavorando molto sul personaggio perché per  quanto possa sembrare io non sono così cattivo, quindi per me è difficile interpretarlo. Rizzo  e Lorenzo sono molto esigenti e non posso deluderli, sto studiando e lavorando  davvero  tanto. Ci tengo molto ed ho dato una mano anche  dal punto di vista della preparazione insieme a  “Blu video” di Matera che fa da supporto. Mi colpisce poi  in questa esperienza anche la cura eccezionale dei costumi. Ginevra è bravissima , mi ha reso un cattivo molto elegante.» Per l’attore materano dopo tanti anni di pellegrinaggio tra la città dei Sassi molto amata e mai abbandonata , dove ha un locale e Roma, si tratta del primo ruolo da co-protagonista: « è una cosa importante  per la mia carriera. Spero di emozionare il pubblico, questo può essere finalmente il lancio perché fin ora ho fatto il protagonista di puntante per le fiction ma mai in film » L’ultima battuta non poteva che essere sulla Basilicata : « Sono contento di questa esperienza , anche perchè  lavoro  in Basilicata , questa è la cosa più bella. La regione dove ho scelto di ritornare e mi dà  molte soddisfazioni. Sono tra i fondatori di “ Rete cinema Basilicata”, associazione di categoria dei cineasti lucani, nella quale  si stanno creando delle belle situazioni, degli incontri e delle  conoscenze - conclude -  siamo promotori della famosa “Film commission Basilicata”, se ne sente sempre di più il bisogno.» 

Lasciamo dopo una stretta di mano Nando insieme a Lorenzo che saluta i fan  sui balconi mentre firma qualche   autografo e fa qualche foto, i tecnici hanno raccolto tutta l’attrezzatura e ripulito lo spiazzale, tutti pronti per un po’ di riposo e poi  per la cena, festeggiando magari  la prima settimana di riprese con il buon vino lucano.



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