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mercoledì 1 febbraio 2012

Giovanna Marini: La memoria popolare fissata nelle canzoni

da " Il quotidiano della Basilicata"

La memoria e l'immaginario popolare sono fissati nelle canzoni 

di Francesco Altavista 




Matera –Nell’ambito della sezione teatro e musica della rassegna teatrale materana 2011-2012  ci sarà questa sera al Teatro “ Duni” di Matera,lo spettacolo “ Cantata di ogni giorno” con Giovanna Marini, Xavier Rebut e Germana Mastropasqua. Un evento davvero imperdibile  con una leggenda della musica e non solo come Giovanna Marini. Quest’ultima si concede per un’intervista in anteprima per “ Il quotidiano della Basilciata”
“ Cantata di ogni giorno “ , è musica popolare pura che lei esibirà insieme a due suoi ex allievi. Come uno spettacolo di questo tipo  recupera la memoria?
Lo spettacolo recupera la memoria perché la memoria popolare e l’immaginario popolare sono fissati nelle canzoni. Il discorso procede su due binari, uno la memoria popolare e uno le mie reazioni e mie racconti di vita immersa  nella quotidianità e questo viene raccontato nelle canzoni.  Io canto con i miei amici e racconto e ne viene fuori uno spettacolo che è un po’ come un canto di cantastorie con i riguardi, dove si  indicano i fatti che accadono.
Che pubblico si aspetta a Matera? Come si immagina il pubblico  quando esce dal teatro dopo il suo spettacolo?
Di solito esce cantando, spero che esca così anche questa volta. Diciamo che Matera l’ho frequentata un po’ ma tanto tempo fa, negli anni 60 insieme  ad uno dei nostri raccoglitori che era Michele Straniero che è scomparso qualche anno fa. Abbiamo fatto questa ricerca insieme ed abbiamo raccolto dei canti proprio materani, ed uno lo canterò a Matera, una passione religiosa. Mi aspetto un pubblico di “anzianotti” ma anche di giovani. Tutta la melassa che viene distribuita nei grandi festival interessa davvero poco ai ragazzi. Per questo poi preferiscono i canti stranieri, inglesi perché sono più legati alla realtà.
Pasolini e Italo Calvino, sono solo due, dei  grandi intellettuali che lei ha frequentato e conosciuto in modo profondo. Cosa ci manca di quel mondo ? Che momento stiamo vivendo ?
 La mia generazione è stata aiutata, abbiamo avuto delle cose magnifiche. Gente straordinaria. Adesso gente così completa, intellettuali che usano il loro sapere per dedicarsi  a problemi reali della collettività  non ci sono. Non ci sono intellettuali completi. Anche perché gli anni 80 sono stati massacranti non hanno partorito delle cose, solo  grandi frustrazioni. Adesso però  si può cominciare di nuovo a partorire idee. Questa grande  guerra che stiamo vivendo, perché non è una crisi ma una guerra finanziaria di proporzioni catastrofiche,  genera anche cose buone. Nascono i cervelli perché vengono spinti dal bisogno di ingegno, necessario  dopo una decadenza vertiginosa dove il governo Berlusconi è stato un esempio lampante.
Si dice che il mondo della musica popolare sia maschilista, nella sua carriera ha incontrato opposizioni maschiliste?
Nel campo della musica popolare non l’ho notato. L’ho notato invece  nel campo della musica classica. Sono anni che scrivo musica di tipo classico perché io nasco da una formazione classica. Dicono  sempre : la grande cultrice della musica popolare, no io sono un compositore. Vengo negata continuamente in quello che è il mio mestiere. Mi mettono in un cassetto e io lì devo stare, io non ci sto perché sono una persona che usa la musica in tanti campi  e questa è la cosa che mi piace e che rivendico.
Cosa è la Bellezza? 
 La Bellezza è l’armonia assoluta dell’assoluto, nasce da un fattor ineffabile,l’ equilibrio fra gli elementi.     

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