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venerdì 2 marzo 2012

Gianfranco D'Angelo, Eleonora Giorgi e i fasti del varietà

da " Il quotidiano della Basilicata"

Due (ex) ragazzi irresistibili 




di Francesco Altavista





Sasso di castalda – “Signora Maria Dante della Rovere, quando suo marito la sera entra nella vostra camera da letto, quale è la prima cosa che dice ? Dice, Buona sera a tutti”.  Maria Dante della Rovere è sicuramente una delle parti più divertenti dello spettacolo “ Due ragazzi irresistibili”  portato in scena  lo scorso martedì al teatro “ Mariele Ventre”  di Castalda e ieri al centro sociale di Stigliano.  È un personaggio che ha portato il settantaseienne Gianfranco D’Angelo  al successo nel programma trash anni 80 di canale 5 “ Drive in”.  In effetti tutto lo spettacolo è impostato su quello stile, su un stile di varietà  deturpato dalle eleganze di quello classico degli esordi e più vicino a quello più erotico – trash della rivoluzione berlusconiana. Certamente non è il teatro carico di temi che ti fa sognare, che ti porta nelle realtà parallele, è cabaret con   danza eseguita da ballerine e ballerini che non nascondono il loro scultoreo corpo e di canto con la brava ma non eccezionale Tania. I ragazzi irresistibili sono appunto Gianfranco D’angelo protagonista assoluto e Eleonora Giorgi quasi sessantenne  solo nel  viso deturpato dall’originale irresistibilità ma non nel  corpo perfetto, tanto da risaltare sulle più giovani e fresche ballerine. 
La regia dello spettacolo scritto da Mario Scaletta  e da Paola Tiziana Cruciani,  è di Giovanni De Feudis ed è piaciuta a giudicare dai numerosi applausi  del numeroso pubblico sassese, sicuramente è briosa, veloce che non lascia tempi alla riflessione, è incalzante come se si stesse assistendo ad un spettacolo in televisione.  Se  le influenze televisive da una parte  possono essere dannose al teatro dall’altra forse lo fanno avvicinare al gusto del popolo che poi è quello che conta.  E’ un varietà tutto da ridere, D’angelo nonostante la veneranda età ha i tempi perfetti, anche se alcune delle battute hanno il gusto del già sentito ( ha usato la stessa battuta del papa di Crozza a sua volta accusato di averla rubata dal web), altre  sono di una satira troppo morbida , altre sono scontate, fa ridere perché è un maestro nella mimica e dei tempi comici. Apprezzabili ma non troppo le briciole dedicate alla riflessione: brava la Giorgi nel monologo che fa il paragone tra alcool e l’amore, entrambi finiscono per sciogliersi nel fondo del bicchiere. Meno accettabile forse ma che comunque scatena l’applauso di approvazione del pubblico alcune frasi qualunquiste che vanno molto di moda, dalle poltrone e gli stipendi dei politici all’essere italiani a tutti i costi, ai tatuaggi e alla seguente battuta sulla farfallina di Belen. I ballerini Matteo Tugnoli e Gianluca Conversano movimentano la scena ma non troppo, forse complice il palcoscenico che forse avrebbero preferito più grande.  Le ballerine che mostravano le perfette linee del loro corpo hanno certamente messo il pepe e il sale giusto nella minestra data in pasto al pubblico.


  Flaminia  Gasbarri, Valentina Bognetti, Cecilia Margione e  Agata Moschini  sono belle e brave, interessanti le coreografie curate da Evelyn Hannack. Una pièce fatta bene, impostata solo ed esclusivamente come un bel  varietà che fa divertire il pubblico. Antipatico e disperato poi il tentativo di dargli altra forma, inventandosi un racconto, non è né nostalgico né attuale, è  un insieme di cose tra canto non quello difficile ma quello comune che coinvolge il pubblico, un cabaret fatto bene con i tempi giusti ma davvero morbido e il ballo bello ma non particolarmente artificioso ed innovativo. “ Due ragazzi irresistibili” va bene per chi vuole dimenticare la tristezza per un’ ora e mezza e magari rubare qualche battuta  da raccontare agli amici davanti ad un bicchiere di birra, tutto qui perché qualche volta basta solo ridere. 

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