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domenica 6 marzo 2011

Edipo Re:Una Giocasta da urlo


da " Il quotidiano della Basilicata"

Una Giocasta da urlo
eccezionale interpretazione di Maria Letizia Gorga



di Francesco Altavista

Satriano di LucaniaQuanto è bella Maria Letizia Gorga? E’ lei ad interpretare “Giocasta” nello spettacolo di Ulderico Pesce “ Edipo Re”. Lei con la sua voce, la sua grazia, la sua violenza scenica, la sua profondità, la sua bellezza, rende lo spettacolo degno di essere visto. E così è stato in un teatro “Anzani” di Satriano di Lucania, non pienissimo ma partecipe, nell’ambito della rassegna teatrale “ Le valli del teatro”. Non ci si mette molto a capire che Pesce porta la tragedia di Sofocle tra le tradizioni lucane: nella scenografia abbastanza minimalista compaiono infatti 13 campanacci enormi della tradizione di San Mauro Forte e Tricarico e a fare da colonna sonora i musicisti Pasquale Laino e Stefano De Meo con le musiche della tradizione Arberesche di Barile,San Costantino albanese e Grecanica del Salento. Quella presentata per la regia di Ulderico Pesce , è una rappresentazione digeribile e leggera della splendida tragedia di Sofocle, durata circa un’ora e un quarto, nella quale il pubblico segue attentamente e nei piccoli stacchi più paesanotti di Ulderico Pesce si lascia scappare qualche risatina. Ma l’attenzione che conta è tutta per Maria Letizia Gorga, straordinaria amante e poi madre di Edipo interpretato da un’altrettanto bravissimo Max Nisi. La tragedia viene presentata in modo moderno e spregiudicato, tutti gli attori in scena e in mezzo al palcoscenico una bara di legno circondata dai campanacci. Lì il buon re di Tebe, Laio. Su quell’oggetto di morte Edipo concupirà con la bella Giocasta; sempre lì scoprirà pian piano la sua identità e lì Giocasta sarà posseduta più volte. Addirittura una regia irriverente mostra in scena il racconto di Giocasta sulla nascita del suo primo figlio, un momento di teatro straordinario. Edipo scopre di aver concepito due figli con suo madre, figli incestuosi e quindi maledetti, di aver scannato il suo vero padre Laio; scopre tutto dai racconti di un pastore e dimostra tutta la sua fragilità. Guai a colui che dice di essere il primo fra gli uomini ;Edipo, prima osannato dal popolo, è la causa della miseria e della pestilenza, qui la terribile fragilità dell’esperienza umana. Da brividi i canti di Giocasta che secondo i racconti del pastore in scena, era capace di dar forza ai fili d’erba che si erigevano verso il sole: Maria Letizia Gorga ha una voce capace di dar vita e in effetti quella voce quasi magica solleva spirito e anima del pubblico. La quarta parete che separa pubblico dalla scena si rompe più volte, non per le incursioni di Ulderico Pesce che ricordano nostalgiche tecniche anni 70 , ma per la bravura di Nisi e della Gorga che scioccano lo spettatore. Le parole si Sofocle parlano all’uomo moderno, parlano di responsabilità del proprio agire. Nonostante Edipo abbia fatto di tutto per non far avverare la profezia di morte che di fatti prevedeva sia l’uccisone di Laio che il rapporto carnale con la madre, non può fare nulla contro un fato ceco e cinico. Il protagonista paga per le colpe che non ha commesso volontariamente, in un conflitto tra la responsabilità individuale e volontà divina. La tragedia greca arriva in modo chiaro, forse mai così chiaro. Ci mostra un altro elemento: la tragicità del conoscere. Un po’ come l’Ulisse dantesco, Edipo nonostante tutti gli dicano di fermarsi decide di andare avanti e come Ulisse cade. Una rappresentazione degna di nota, con la prestazione da dieci in pagella per Nisi, davvero bravo nel rappresentare un Edipo rabbioso, affascinante ma mai volgare e una straordinaria Maria Letizia Gorga che da sola vale il prezzo del biglietto.

9 commenti:

sandro ha detto...

Spettacolo difficile inizialmente ma poi bellissimo. Vero: Nisi da 10. Gorga brava... regia moderna e vicina allo spettatore. Da vedere assolutamente! Bellissime le musiche suonate dal vivo.

Laura Riondino ha detto...

Maximilian Nisi è bravissimo. Ho conosciuto Maria Letizia Gorga nell'Amleto fatto con Nisi e l'ho amata. Pesce fa teatro necessario e ha un'ottima comunicativa. Ottimi elementi per uno spettacolo veramente insolito. Lo rivedrò a Milano.

Anonimo ha detto...

Lo vorrei vedere. Maximilian Nisi? L'attore di Incantesimo?

rosastella85 ha detto...

sì, Maximilian (non capisco perché è scitto Max).E' un attore molto bravo.Io l'ho visto in Tv ma anche a teatro.Era Gesù.Un sogno.

Anonimo ha detto...

Bravi.Mi è piaciuto.MOLTO!

Marilena Vultaggio ha detto...

Maximilian per tutta la vita...........

Sandro ha detto...

Visto a Volterra. grande emozione. Spettacolo complesso ma molto interessante. Si vede l'influsso non italiano di Vassil'ev chiave di lettura di ogni cosa. Gli interpreti sono diversi ma bravi nella loro specificità.

Pigneta Lorella ha detto...

Udine.bravi tutti.Serata di teatro davvero intensa.

carlo giuffrida ha detto...

Viso a Milano al Tieffe Teatro. Bellissimo. Perfetto. Bravi i tre interpreti. Suggestive le musiche e le scenografie.