Margherita Hack , una vita tra le stelle
di Francesco Altavista
E’ un onore ascoltare la sua voce che porta con sé un
delizioso accento fiorentino. Non è solo
la più grande studiosa italiana di stelle e di universo , ma una pensatrice senza l’egocentrismo proprio degli
intellettuali. Un’osservatrice dei tempi
senza puzza sotto il naso. E’ una femminista vegetariana atea. Un’
attivista politica e antifascista e le
cose le dice senza peli sulla lingua.
Il suo nome è iscritto nella storia mondiale, martedì 12 giugno compie
novanta anni, è l’astrofisica Margherita Hack. Per l’occasione, dimostrando
anche la sua gentilezza colta la
professoressa si concede per un’intervista per “ Il quotidiano della
Basilicata”.
Professoressa Hack,
per cominciare prendo spunto dal suo ultimo libro “ La stella più lontana. Riflessioni su
vita, etica e scienza ” curato da Giulia Innocenzi .Nella sua lunga carriera nella ricerca
scientifica, l’ etica anche religiosa, è
stata un limite, un qualcosa che l’ha ostacolata?
La scienza deve lavorare per la ricerca delle leggi che
regolano l’universo, certamente è l’applicazione della scienza che deve essere
etica cioè deve servire al benessere dei
viventi e non alla loro distruzione. La
scienza in sé va a scoprire le leggi che regolano il nostro corpo e il mondo.
Quando si ha a che fare con le stelle l’etica c’entra poco, riguarda altre materie,
medicina e scienze applicate. Sono sempre stata atea quindi non ho avuto nessun problema, per fortuna non siamo per ora la Repubblica vaticana. Bisogna muoversi per
la conoscenza, per l’etica e sul
rispetto del prossimo. Ama il prossimo tuo come te stesso è un principio che vale
per tutto. Atei e credenti perché l’etica nasce dalla coscienza non dalla
religione.
Oltre ad essere atea,
lei è anche vegetariana segno che la sua
etica si sposta su tutti gli essere viventi. Essere vegetariana ha significato
per lei contrastare anche il capitalismo delle carne?Si può combattere un
qualcosa come l’uso della carne così radicato nella tradizione ?
Certo ci sono grossi interessi. Poi la carne è piena di
agenti inquinanti. Il maggior inquinamento viene proprio dagli allevamenti
intensivi. In più i quattro quinti del terreno coltivabile viene utilizzato per
il foraggio degli animali, se ci fosse
il vegetarianesimo diffuso potrebbero
essere usati per l’alimentazione umana e ridurre la fame nel mondo, evidentemente questo non
si vuole fare. Le tradizioni sono sempre dure a morire, probabilmente perché alla
maggior parte della gente la carne piace e l’amore per gli animali non è
proprio diffuso. Molti non sanno nemmeno le enormi sofferenze a cui sono sottoposti gli animali oggi, specie
negli allevamenti intensivi, nei macelli. Se lo sapessero molti rinuncerebbero
o ridurrebbero l’alimentazione carnivora. Certamente si parla comunque di un etica non
rivolta ai soli uomini ma anche alle altre specie, tutti gli esseri viventi.
Lei ci ha mostrato negli
anni attraverso la sua opera di grande divulgazione l’immensità dell’universo.
In questo prospettiva l’essere umano però diventa sempre più piccolo. Quale è
la posizione dell’uomo nel cosmo?
Diciamo che è il prodotto dell’evoluzione dell’universo.
L’essere umano come tutti i viventi è il prodotto di un’evoluzione della zuppa
delle particelle elementari, da qui gli elementi , le stelle e queste hanno prodotto le condizioni necessarie per costruire pianeti e tutto ciò
che c’è sui pianeti. Il posto dell’uomo è straordinario nel senso che pur
essendo un prodotto dell’evoluzione come tutto ciò che esiste , ha la capacità di capirne
la formazione, la produzione. L’intelligenza è una cosa straordinaria,
probabilmente ci saranno altre specie nell’universo che hanno sviluppato questa
capacità nostra o magari superiore. Certamente per esempio non si capisce bene
come mai c’è questa grande differenza tra il cervello umano e quello di scimmia
che hanno gran parte del DNA uguale.
Se da una parte non
siamo soli nell’universo e dall’altra nasciamo allo stesso modo di tutti gli altri esseri
viventi, vuol dire che l’uomo perde la
sua posizione di re della natura che gli danno
le religioni monoteiste. Si può dire come disse il filosofo Nietzsche: Dio è morto . Questo declassamento
secondo lei crea un certo spaesamento
nell’uomo che non sa a chi affidarsi e per questo continua a credere alla
superstizioni?
Tanti credono perché ci sono tante cose che la scienza non
sa spiegare e forse non potrà mai farlo. Non sappiamo come è fatto l’universo,
come si è formato ma non perché
esista . Perché c’è la materia? La
scienza scopre il come ma il perché è un mistero. Dio e altre superstizioni è un modo per darsi una
spiegazione.
Lei non ama la
fantascienza ma uno scienziato russo fece scrivere sulla sua tomba “ l’umanità
non sarà per sempre legata alla terra”. Per assurdo ha mai pesato in questi
anni alla possibilità di vita dell’uomo staccato dalla terra?
L’uomo può andare fuori, vivere come spedizione scientifica
su Marte. Si potrà fare tanto. Le distanza però sono enormi e credo che siamo
destinati a restare isolati nel nostro sistema solare. E’ difficile trovare un
punto dalla terra nelle vicinanze, il luogo meno ostico può essere Marte ma si
dovrebbe vivere in grandi cupole dove ricreare l’atmosfera. Andare fuori dal
sistema solare vuol dire viaggiare per migliaia di migliaia di anni. Anche alla
velocità della luce, ammesso che si possa raggiungere ci vorrebbero centinaia
di anni per le stelle più vicine.
A proposito del
nostro pianeta. Come abbiamo secondo lei trattato la terra e che idea si è fatta sui terremoti purtroppo
cronaca recente?
L’uomo ha trattato la
terra da razza dominante, ora si
comincia a rendere conto che le risorse della terra non sono inesauribili, si
comincia ad avere un maggior rispetto perché ci rende conto dei problemi. I
terremoti abitano la terra,è una caratteristica naturale. Il fatto è che non si
riesce a prevederli. Si riesce a capire cosa succede su stelle lontane
centinaia di anni luce e non si sa cosa
succederà sulla terra.
Una provocazione. La
terra e l’umanità finiranno?
Finirà certamente tra
cinque miliardi di anni, quando il sole diverrà una stella vecchia, una gigante
rossa, espanderà il suo diametro di un
centinaio di volte e lambirà l’orbita
della terra. Fra cinque miliardi di anni, probabilmente l’uomo sarà già
estinto. Come avrà capito non credo alla profezia dei maya.
Lei ha detto più
volte che ha imparato a leggere dal libro di Pinocchio. Come la poesia di questo libro l’ha portata
alle stelle?
La poesia è un modo per vedere il mondo, i nostri
sentimenti. Tutta la letteratura indaga sulle attività umane quindi è diversa ma non è totalmente staccata dall’attività
scientifica. Avevo cinque anni e mi misero questo libro in mano, pensando che
era adatto, e lo era in effetti. Oggi sto vedendo tante analogie, siamo stati
governati da un pinocchio fino a poco tempo fa, solo che il naso non si allungava.
Il tanto esercizio e
ricerca, una vita passata a studiare
le stelle e l’universo. Riesce ad ammirare ancora un cielo stellato
senza chiedersi da cosa è formato?
E’ l’umano che costruisce la scienza, il linguaggio viene
creato dal cervello anche se non è quello parlato da tutti. Il linguaggio per
esempio dei fisici non è comprensibile a scienziati di altri rami. Un cielo
stellato è un bello spettacolo della natura che riesco certamente ad apprezzare
aldilà di tutto. Non credo per esempio che un entomologo veda gli insetti solo
come insetti, una bella farfalla è prima una bella farfalla e poi un insetto.
Nella sua vita ha visto il cambiamento di tante fasi politiche, vissute anche attivamente, recentemente si è candidata con la “Federazione della sinistra”. A che punto politico si è giunti oggi?
Ci hanno portato al disamoramento della politica. Il periodo
berlusconiano è stato deleterio per l’etica politica. Sono cose che spiegano il
successo di Grillo. Quando vedi per esempio il pio Formigoni tutto Gesù e Maria che fa
man bassa, ti disinnamori della cosa pubblica. D’altra parte l’antipolitica per
sfogo ha la dittatura. Bisogna quindi tornare all’ideologia politica, avere
un’idea di quello che si vuole fare dello stato. Siamo un paese che ha vissuto
al di sopra delle proprie possibilità che è stato governato spesso male,
abbiamo delle difficoltà . Siamo sempre
riusciti ad uscire da fasi terribili ,
speriamo di riuscirci anche questa volta.
Professoressa lei è
anche un’attiva femminista ed è per il riconoscimento civile delle coppie
omosessuali. Lo sviluppo culturale e l’emancipazione femminile continua secondo
lei a risentire delle parole sulla
famiglia del papa?
Le leggi ci sono l’importante che si facciano rispettare,
esiste la parità, sta alla donne combattere perché venga rispettata. Il papa
dice quello che vuole, la famiglia esiste tra persone. E poi prima la donna stava a casa , l’uomo lavorava
e c’era una divisione spontanea dei compiti, ora tutti è due lavorano quindi le
cose cambiano. Il papa ragiona da papa , si sa
è un papa più di tanto non riesce proprio a capire. Basta pensare che le
donne non possono fare i preti perché , dicono loro Gesù era un uomo, ma allora
anche gli uomini di colore non possono fare i preti perché Gesù era bianco.
Tutte le religioni in generale non sono femministe. Molto dipende dagli uomini
che fanno la religione, ci sono preti che sono più a sinistra dei comunisti, ne
conosco tanti.
Ha vissuto il periodo
delle leggi razziali del 1938. Come è stato leggere quel manifesto?
Faceva schifo. Era una cosa terribile e inconcepibile
leggere quel manifesto. Noi come tanti italiani purtroppo non avevamo capito
subito del grande errore che era stato commesso con il fascismo. Una cosa
pazzesca fuori da ogni concezione. E’ il momento più buio della storia
italiana.
Martedì si festeggerà
il suo compleanno. E’ tradizione che si esprimano dei desideri,cosa desidera
Margherita Hack ?
Ho novant'anni , mi aspetto di crepare senza soffrire troppo.
Sto pensando che se va male c’è sempre la scappatoia che ha usato Lucio Magri,
vado in Svizzera e si fa il suicidio
assistito.
Cosa è la Bellezza?
La Bellezza è non rispondere a certi canoni o ragioni.
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