lunedì 29 agosto 2011

Giorgio Canali e i Rossofuoco alla " Casermetta" di Tito

da "Il quotidiano della Basilicata"

Canali rocker irriverente e gentile

di Francesco Altavista

T
ito – “ Ho regalato un adesivo a mia madre, Padre Pio vicino a Gesù Cristo. Ma mia madre non si è accorta che quello non era Padre Pio ma Fidel”.Sono le parole che Giorgio Canali usa per introdurre l’ultimo pezzo del concerto. Ma la serata surreale per il pubblico comincia molto prima. Per arrivare a mille metri sul livello del mare, alla “ Casermetta” di Tito , sabato per il concerto di Canali e i Rossofuoco nell’ambito della seconda edizione festival della terra e dell’acqua sembra di attraversare un non luogo, a metà tra il parco di Yellowstone e il del Xinjiang’s Road Tibet con l’insensata sensazione di trovarsi davanti un grizzly o un monaco tibetano. Ci sono pochi eletti alla manifestazione e qualche tavolino lontano dal palco per concedersi un bicchiere di vino o di birra e un po’ di pasta scotta mentre qualcuno intona, a cappella, i classici della musica partenopea. Alle ventitre circa arriva un furgoncino malconcio. Sul palco ci sono gli “ Effetti collaterali” e prima i Damash entrambe le band si dimostrano come la maggior parte dei gruppi potentini, bravi ma non esplosivi. Da quel mezzo di fortuna, scendono i Rossofuoco e il biondissimo Giorgio Canali. E’ vestito con le prime cose che gli sono capitate a tiro, con vistosi stivali neri. Ad accoglierlo una bella bottiglia di Gin che lui mischia con dell’aranciata, evidentemente non è riuscito a trovare del lemon.Quando salgono sul palco, i pochi eletti seduti comodamente sul prato come se stessero assistendo ad un concerto di musica classica, accennano ad un timido applauso. Canali e i giovani Marco Greco alla chitarra, Nanni Fanelli al basso e Diego Artioli in sostituzione di Luca Martelli alla batteria sembrano una brutta storia come se Nino D’angelo cantasse con i Gazosa. Ma subito si parte con “ Regola”dell’ultimo lavoro “ Rojo”, poi “Ci sarà”. L’artista ferrarese è appassionato, ringhioso ma dolce e gentile, romantico con quella voce deturpata dal fumo ma bella e fresca come una viola di primavera. Canali è il poeta di questa serata surreale, come l’ingenuità di un bambino timido che vuole il suo spazio, se la prende con tutti dalla Madonna , a Dio , al pubblico. Canali si maschera di irriverenza ma questo non fa altro che accrescere il suo fascino romantico e gentile. Cattura dalla poesia e dalla melodia i simboli artificiosi del mondo e li lega con la potenza del sound Rossofuoco. Fa in tutto quindici pezzi che coccolano e scuotono il pubblico.” Alealè” del 2007 precede la straordinaria “ Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio”, nella quale Canali suona l’armonica come un innamorato che consegna ferocemente il primo bacio appassionato alla propria amata. “ Del nuovo album esegue anche la bellissima “ Treno di Mezzanotte” che lascia intravedere delle vene di cantautorato classico oltre che il riferimento nel testo a De Gregori. Giorgio Canali riesce ad essere dissacrante ma allo stesso tempo in una situazione di estasi mistica, subisce il pubblico e persino la sua arte, risulta vittima straordinaria di se stesso. “Precipito” arriva al 12esimo pezzo poi “ Rossocome” e l’incredibile “1.2.3.1000 Vietnam “del 1998 a chiudere un concerto unico ed imperdibile che si dimostra addirittura precettore per i giovani rocker nostrani troppe volte nascosti dietro una cravatta.


martedì 16 agosto 2011

New Trolls la leggenda: Intervista a Vittorio De scalzi


da " Il quotidiano della Basilicata"

La leggenda dei News Trolls

BrienzaIl 6 agosto ci sarà il gran finale della manifestazione di Brienza, “ Notti al castello- Anni Ribelli”, a chiudere il grande concerto della Leggenda News Trolls. In anteprima per “ Il quotidiano della Basilicata” , uno dei fondatori e cantautore del gruppo Vittorio De Scalzi si concede per un’intervista.

Maestro De Scalzi, prima di parlare dei News Trolls, vorrei discutere un po’ con lei del suo nuovo progetto da cantautore “ Occhi del Mondo”. Un disco scritto sulle poesie del poeta Mannerini che ha ispirato tanti tra i cantautori genovesi e non , tra cui il grande Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco. Come nasce questo progetto ?

Un giorno di qualche anno fa, un giornalista romano mi ha telefonato dicendomi che avevano trovato poesie inedite di Mannerini. Quest’ultimo è l’autore delle poesie dalle quali Fabrizio De Andrè ha preso i testi per il primo disco dei News Trolls “ Senza orario, senza Bandiera”. Ho trovato queste poesie ed ho cominciato a lavorarci, ho tenuto questi versi per due anni senza tirarci fuori niente . Alla fine ho trovato un collaboratore, suggeritomi da Enrico De Angelis, il deus ex machina del premio Tenco. Mi ha presentato Marco Ongaro e in dieci giorni sono uscite dieci canzoni. E’ un album di cui vado molto fiero che attraversa diversi generi musicali.

Nel 1968 Fabrizio De Andrè con le poesie di Mannerini, come lei ha detto, scrive il primo album dei News Trolls, “ Senza orario , senza bandiera” il suo “ Occhi del mondo” può essere considerato una continuazione, una secondo tempo di quel album storico?

Per certi versi direi di si. Per altri invece no, perché in “ Senza orario , senza bandiera” si parla del 1967 ( era pronto un anno prima della pubblicazione). E’ un anno triste perché muore Luigi Tenco. In quel periodo suonavamo in un piccolo club nei pressi del casinò di Sanremo, si chiamava “Club 64”, gli artisti che andavano al festival venivano ad ascoltarci ,perché all’epoca eravamo una band scatenata. Venivano artisti di pregio, come per esempio Stevie Wonder che suonò con noi la batteria. Portavamo con noi la nosta Genova, da Fabrizio De Andrè a Riccardo Mannerini che era un vero e proprio guru per tutti quelli che scrivevano musica. Loro due insieme avevano tante storie da raccontare e con i News Trolls ci trovammo ad avere lo stesso produttore,Gian Piero Reverberi.

Tra lei a Fabrizio De Andrè c’è stata una bella amicizia e collaborazione e dopo questo album da solista sembra che ci sia ancora una grande legame, cosa ci può raccontare del suo rapporto con Faber?Cosa le manca di questa grande personalità?

Ho collaborato molto con De Andrè, ho fatto con lui la famosa “ Antologia di Spoon River -Non all’amore, non al denaro, né al cielo”, ho suonato la chitarra in quell’album lì. Io porto in giro uno spettacolo dal titolo “ Il suonatore Jones” che è un pezzo dell’album proprio ricordando questa collaborazione. E anche perché in questo pezzo c’è una frase nella quale mi identifico molto :” E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita e ti piace lasciarti ascoltare.” Fabrizio era un genio, un poeta. Era straordinariamente bravo a mettere insieme le parole ed aveva anche una voce bellissima. Non lasciava niente al caso, era meticolosissimo ed andava sempre molto affondo con le ricerche per scrivere un pezzo. La cosa che mi manca più di lui è il prossimo album, quello lo abbiamo perso tutti.

Ora parliamo della gloriosa storia dei News Trolls. Quali anni secondo lei in questa lunga carriera sono stati i più belli?

I momenti belli credo siano stati i primi, perché eravamo veramente scapestrati. Suonavamo senza domandarci cosa dovevamo suonare, la musica fluiva così come un fiume in piena. All’inizio ci ispiravamo ai nostri idoli, Hendrix, i Beatles.Poi in quel tentativo di imitazione, abbiamo creato un nostro stile, un nostro genere. Poi la conoscenza di De Andrè è stata importate per dare un impulso culturale ai nostri pezzi.

I primi momenti certamente sono i più belli, poi come gruppo i News Trolls hanno avuto un distacco e poi una reunion in due gruppi distinti. Perché?

Il distacco credo sia anche normale. Il gruppo è formato da quattro teste diverse, con quattro idee diverse che generano una quinta idea che è il prodotto delle loro litigate quando va bene. Il brutto è che con il passare del tempo le opinioni diventano più radicate e le strade si dividono. Ci siamo riuniti e nel momento stesso nel quale abbiamo cominciato a suonare è rinata la stessa armonia di allora. Lo abbiamo fatto anche per far tacere delle strane voci. In tutti questi anni , tanti personaggi hanno gravitato intorno ai News Trolls e poi sono andati in giro dicendo che erano ex membri del gruppo o addirittura proprio i News Trolls. La band è formata da questi nomi e basta: Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo (purtroppo ha avuto un incidente ma ha conservato la sua bellissima voce),Giorgio D’adamo e Gianni Bellero, non più ragazzi ma vecchietti sempre e comunque scapestrati.

Maestro concludiamo. Cosa è la Bellezza?

La Bellezza è un concetto astratto ma contemporaneamente radicato in noi. Ci sorregge con la visione del mondo e della natura. Certo difficile da definire ma facile da trovare in se stessi.