martedì 8 marzo 2011

Santoro primo con lo spot anti- stalking



da " Il quotidiano della Basilicata"

Santoro primo con lo spot anti- stalking



di Francesco Altavista


Muro Lucano – “Mi stavo accorgendo che non producevo niente di visibilmente attraente per me, quindi ho deciso di guardarmi un po' attorno, la città nuova, i portici le luci della sera .” A parlare è Dino Santoro, giovane studente universitario a Bologna, al corso di laurea magistrale di cinema, televisione e produzione multimediale, che tra l’insegnamento teorico vuole creare il suo spazio per

imbracciare la videocamera . Il bando di un comune della sua terra, Muro Lucano è l’occasione per farlo. Partecipa con uno spot di circa tre minuti e vince il premio della quarta sezione “ Oltre la Lavagna con Muro ComunicAzione”. Un progetto lodevole quello del comune lucano, con l’obiettivo di sensibilizzare la gente, attraverso la comunicazione, alle tematiche di disagio dei più deboli. Il giovane Santoro prende la sua videocamera e con le sue visioni, con le quali ha condiviso i primi corti giovanili e poi quelli più seri ed emozionanti tra cui “J La storia di nessuno ” ( in visione sul suo indirizzo my space www.myspace.com/dinosantoro84), costruisce con sensibilità e intelligenza uno spot sullo Stalking. “La quotidianità riguarda la vita di un essere umano che vive la sua giornata tipo compiendo azioni quasi involontarie che gli sono naturali,azioni che scandiscono la sua giornata :risvegliarsi, fare colazione uscire per una camminata”- ci spiega Santoro “ io ho voluto mostrare come una situazione di violenza dello Stalking vada ad intaccare proprio quella sfera privata, a condizionare la malcapitata vittima nell’intimità della propria giornata”. Lo Stalking, quindi non semplicemente come una forma di violenza anche fisica verso le donne ma come violenza alla vita. Santoro mostra nel video questa faccia del problema , lo fa con efficacia avendo mezzi molto semplici: audio in presa diretta e senza attori professionisti ma tre amici e in mente la sua visione. Sul set, nella sua stanza nello studentato a Bologna e poi in via delle Belle Arti sotto i portici : Daniela Morano, Francesco Labriola, Francesco Santoro e Loredana Distefano. Tutti giovani lucani come l’autore della colonna sonora Dino Lopardo, musica che nasconde una curiosità : è stata realizzata sulla base di un pezzo “iDoser”, le cosiddette droghe musicali. Un buon lavoro per il filmaker Dino Santoro che non vuole essere chiamato regista perché a suo dire ha tanto da imparare, certo la musica e le immagini in movimento sono uno strumento eccezionale che il giovane burgentino sta imparando ad usare davvero bene specie su tematiche sociali forti. Santoro è un giovane sognatore e ci spiega: “mi piacerebbe farne un video su Brienza, la mia città e i suoi personaggi. Ho in mente una miriade di storie quasi tutte reali che noi burgentini abbiamo vissuto direttamente e indirettamente”- confessa” non credo sia realizzabile dato che non potrei inserire la dicitura: ogni riferimento a persona o cosa è puramente casuale”.Le opere di Santoro fanno pensare , attirando a volte critiche e a volte elogi come si fa sempre per ogni opera che entri nel grande mondo dell’arte. Questo premio deve essere d’augurio affinché Dino Santoro riesca ad affinare la tecnica e a tornare nella sua terra, per raccontarci storie con le sue immagini e visioni.


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