domenica 14 novembre 2010

Le donne nel casino: Intervista ad Eva Immediato






da " Il quotidiano della Basilicata"






Eva da Bene e Giuffrè a " Donne nel casino"









di Francesco Altavista


Potenza – Per fortuna, anche in Basilicata esistono professionisti dell’arte che arrivano a calcare palcoscenici importanti: come diamanti brillano nel buio lucano. La bella e brava attrice Eva Immediato classe 1977 sarà al “Due Torri” a Potenza il 12 novembre ore 21.00 nell’ambito del “ Vintage in festival” con la commedia “ Le donne nel Casino” di Giuseppe Digilio. Senza nulla togliere ad un festival importante per la città di Potenza, è l’occasione per vedere all’opera un’attrice davvero brillante ed imperdibile; occasione che sfruttiamo anche per un’intervista in anteprima.
Cosa ci puoi raccontare del tuo personaggio nella commedia: Wanda?
Wanda è una donna dura, per niente romantica perché è una donna disincantata che dalla vita non ha avuto l’amore, probabilmente nella sua vita si è anche innamorata ma è stata vista sempre come la prostituta e quindi era impossibilitata ad essere presentata in società. Da questo suo rapporto con l’amore e gli uomini scaturisce questa sua relazione così forte, il suo modo di trattare gli uomini come bambolotti. Io l’ho immaginata così. Mi diverto molto a fare questo personaggio perché è sicuramente diversa da me per motivi oggettivi, però nella forza, nella tenacia mi ritrovo molto mi piace molto lavorare su un personaggio così lontano e così vicino, perchè alla fine è la donna per eccellenza che conosce la vita e che molte volte attacca per non essere attaccata, si nasconde dietro un muro per non farsi fare ancora del male.
Parlando dell’essere donna, hai fatto la tua tesi di laurea sul regista Luis Bunuel : sei più vicina a Catherine Deneuve del film “ Bella di Giorno “ o Angela Molina del film “ Quell’oscuro oggetto del desiderio” ? Quale è il tuo stile di donna?
Il mio stile di donna è una donna forte che cammina dritta per la sua strada. Una donna completa che vuole essere donna in tutte le accezioni. La donna è bella con i suoi misteri. E’ donna nel fatto di non essere imbattibile né inattaccabile. Il mio ideale di donna è sempre stata mia madre. Una donna che ha scelto la sua vita. Anche le donne di Bunuel a volte sembrano essere vittime di quello che accade, ma alla fine scelgono decisamente la loro strada tutto quello che fanno rappresenta aspetti di se . “ Bella di giorno “, per esempio , è una donna che in alcune ore è una prostituta e in altre una donna rispettabile e rispettata. Possono essere i lati più oscuri di una personalità femminile, quella di Bunuel naturalmente è un’estremizzazione ma l’intimità di una donna deve essere preservata perché è la parte dove si ci mette veramente a nudo. Non mi sento vicina né a Deneuve né a Molina se non nella loro capacità di essere anche altro e lo metto in scena quando sono a teatro, questo mestiere ti fa essere chiunque.
Nel tuo curriculum c’è un laboratorio particolare con il grande Carmelo Bene. Cosa ricordi di quell’esperienza?
Ricordo un’esperienza quasi surreale. Mi sono trovata catapultata in questa esperienza incredibile, con davanti un mostro assoluto di teatro e arte come Carmelo Bene. Un personaggio che era avvolto nella sua aurea e parlava ad un microfono, perchè lui era un grande difensore della tecnologia, diceva che l’attore deve essere amplificato. Quasi ci chiedeva di imitarlo e io lì per lì non capivo. Una volta me ne andai arrabbiata. Poi ho capito che la nostra voce è uno strumento musicale con cui noi possiamo fare di tutto, imparare a riprodurre dei suoni è un allenamento per le corde vocali ed è un esercizio per la modulazione della voce. Mi sento un’eletta per aver incontrato Carmelo Bene e quel laboratorio mi è servito per mia carriera.
Non c’è solo Carmelo Bene, hai lavorato con Carlo Giuffré…
Con Carlo Giuffré è stata una collaborazione cominciata un po’ per caso perché sua moglie è venuta a vedere un mio spettacolo, dove io ero coprotagonista con due della “Premiata Ditta”. Lei mi ha proposto di fare un provino con il marito. Il provino è andato bene, durato un’ora e un quarto e io pensavo : “ Comunque vada ho imparato tantissimo perché ho conosciuto un altro pezzo del mondo del teatro italiano. Mi ha insegnato a stare in scena , mi ha insegnato il mestiere dell’attore di tournée ed a stare in teatri importantissimi. E’ stata una bella soddisfazione perché Giuffré ha plasmato il personaggio di Rosina su di me che avevo delle vene comiche ma comunque di base drammatica, quindi ad un certo punto c’è stata una scena drammatica molto toccante, molto bella e particolare perché era una commedia come “ Il medico dei pazzi”.
Prossimi progetti.
Ci sono tante cose in cantiere, sto preparando un nuovo spettacolo si chiama “ Istruzioni per l’uso della donna “ di un autore lucano Antonio De rosa. E’ uno spettacolo che abbiamo già portato in tour sotto forma di monologo, ora abbiamo deciso di metterlo in scena con due personaggi, un uomo e una donna. Quest’uomo subisce l’approccio con sette tipi diversi di donna e io interpreto i sette tipi di donna. Credo che lo porteremo in scena per la prossima primavera.
Cosa è la Bellezza?
La Bellezza è dannazione e benedizione. La Bellezza non è soggettiva ma va oltre l’oggettività. La vera Bellezza è la Bellezza imperfetta, se vogliamo è quello che ci insegna il famoso strabismo della dea della Bellezza, Venere.



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