sabato 2 ottobre 2010

Nino D'angelo a Sant'Angelo le Fratte

da " il quotidiano della Basilicata"





Emozioni in note

Nino canta l'amore, il sud e la tradizione
di Francesco Altavista


Sant’Angelo Le Fratte – Anche quando ricevi una multa o un predica perché manca il parcheggio e sei costretto ad inventarlo, ha una sapore diverso se a farla è una stupenda miss vigile. Ad accogliere il pubblico del concerto di Nino D’angelo è lei con il suo sguardo dolce ed avvenente. E’ lei in uniforme vicino all’area transennata, ad evitare i disagi in una piazza inadeguata per un concerto. Se non altro è la sua bellezza a mettere di buon umore chi avrebbe preferito il concerto in un'altra zona del paese più sicura e grande. Alle 21 e 50 circa Nino D’angelo spunta al secondo piano del suo palco abbondante scendendo le scale in un modo così rozzo e impalato da sembrare artistico, canta “O’ schiavo e O’ re “. Saluta tutto il pubblico: poco rispetto ai numeri a cui è abituato Nino D’angelo. Continua con “ Mentecuore” e il pubblico in delirio non può fare a meno di cantare. Quelle parole in vernacolo partenopeo suonano così vere da raggiungere il cuore di tutti. Nino D’Angelo è in forma pochi cali di voce, grazie al propedeutico aiuto della brava corista Stefania Lai e del fonico Catello Celentano. Il terzo pezzo è “A storia e nisciuno” , a pezzi lenti si alternano pezzi più movimentati, gran parte sullo stile neomelodico del primo periodo di Nino D’angelo. Come “ Si ce stai tu” e “ Nun me scurda maie” dove in particolar modo donne e ragazze giovani e meno giovani vanno in autentica esaltazione artistica. Poche parole ma efficaci tra i pezzi, qualche “ Ti amo “ gridato verso il nulla e più opportuni inni al sud e a Napoli. Nino D’Angelo non è un cantante comune cambia registro durante il concerto con pezzi come “Iesce Sole“ per poi tornare a “Marì” o alla splendida “Chiara”. Fa in tutto ventisette pezzi per circa due ore di concerto. Dopo “Nu Napolitano” e il successivo “ viva il sud” urlato con la complicità commossa del pubblico parte un medley straordinario sulle canzoni napoletane storiche tanto per ricordare i pezzi partenopei di una volta. Nel Medley pezzi come: “Maruzella “, “O Sarracino” e “Tu fa L’americano” dove il primo pianista Massimo Cargiulo si esalta negli assoli che furono del grande Renato Carosone. Straordinario l’ambiente creato dalla “ Tammurriata nera” con la chitarra battente suonata da Franco Ponzo. Dopo i suoni della Napoli che è stata si passa quasi tragicamente ai pezzi neomelodici dei famosi film di Nino D’angelo messi in un medley, da segnalare solo la fine con uno splendido assolo di batteria da parte di Agostino Mennella con la complicità del bassista Guido Russo. Si avvicina la fine con “ Nu Jeans e na Maglietta” con un assolo di chitarra elettrica di Mimmo Langella. Arriva poi “Jamma Ja “ ad accompagnarlo sul palco la bravissima Stefania Lai e alla fisarmonica il maestro Enzo Grimaldi. L’inno del sud precede “ Vita Mia “ pezzo straordinario e poi “ Un Ragazzo e una ragazza” , “ T’amo” e per finire “ Quel ragazzo della curva B” dove anche a Sant’Angelo sventolano bandiere del Napoli.

Nessun commento:

Posta un commento