da " Il quotidiano della Basilicata"
Con Dolcenera un'esplosione Rock
Di Francesco Altavista
San Cataldo di Bella
– Per arrivare a San Cataldo di Bella a più di novecento metri sul livello del
mare è un’impresa omerica viste le
condizioni della strada, ma alla fine per naufragare negli occhi di
Dolcenera ne vale certamente la pena. Nell’ambito
dei festeggiamenti per San Cataldo, la piazza delle Terme si è riempita di
giovani per un concerto di Rock tale che probabilmente le pietre continuano a
tremare, tanta è stata l’energia innescata dalla brava cantautrice salentina.
Il pubblico numerosissimo non ha potuta fare altro che farsi trasportare dal
ritmo e dalla bellezza straordinaria di Dolcenera che fa il suo ingresso sul
palcoscenico sotto le luci viola, il colore del rock. Indossa una minigonna di
pelle nera unita ad una maglia ampia bianca e giacca,in perfetto stile
dark lady. Ma Dolcenera è rock e ci sta
che si vesta in un certo modo, le calze nere che fasciano le gambe fanno
perdere la testa ai giovani più infuocati ma è soprattutto la musica ad
esaltare. Per la durata di circa due ore, Dolcenera mantiene la stessa
tensione, la sua voce potente , calda e passionale non risente della stanchezza, i suoi
movimenti non soffrono i tacchi vertiginosi che indossa. I fan alcuni venuti da
lontano inneggiano il suo nome e lei li ringrazi con puro rock unito ai testi
di un cantautorato bello ed elegante. “ Sarà un giorno Bellissimo” , “ Il sole
di domenica” e “La preghiera di
virginia” come previsto scatenano gli animi mentre Dolcenera gioca con la sua
voce e tra le note basse e quelle altissime che riesce a raggiungere
c’è la meravigliosa forza che consente
alla cantautrice di sostenere il
palcoscenico e di trascinare attraverso sudore, stenti e ballo il pubblico
verso l’inimmaginabile. Quando poi arriva “ Mai più noi due” , gli innamorati
si abbracciano, chi è solo cerca chi
abbracciare , chi può si tiene per mano, chi non può si abbandona al desiderio
surreale. La cover “ Pensiero stupendo” eseguita al pianoforte è un capolavoro
che mischia le dolci note eseguite da Dolcenera al pianoforte, alla sua voce
passionale e sporca, per poi abbandonarsi ad un sound di pura energia, di
quella che alla fine si sente addosso come una botta in testa. “ Torniamo tutti
a casa” è l’occasione per dividere la
parte cantata con il pubblico che recepisce e da sfogo alle
proprie corde vocali che in conclusione risulteranno a pezzi. Dolcenera parla
poco con il suo pubblico, concede il massimo dello spazio alla sua arte e a
piccoli esperimenti. Come una brevissima parentesi con la loop macine, davvero
breve e con il theremin, strumento particolarissimo dell’elettronica,la particolarità
sta nel fatto che si suona senza toccarlo. Tutto si conclude con la bella “ Siamo tutti
là fuori”. Anche se all’inizio sembrava una Gianna Nannini anni 90 involgarita,
Dolcenera ha mostrato la sua voce unica e straordinaria mai in sofferenza, che
sa sussurrare ed urlare con la stessa intensità emotiva, questo insieme a degli
occhi che hanno dell’incommensurabile hanno reso il concerto un meraviglioso
esempio di come affascina il rock.
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