martedì 10 agosto 2010

Paola Turci parla del suo " Cielo"


da " il quotidiano della Basilicata"

Paola e la sua voce danzanate

di Francesco Altavista


Marina di Pisticci - La settima edizione della rassegna “ ArgoJazz - Energia dell’arte” si prepara per accogliere il prossimo otto agosto lo spettacolo “ Cielo” di Paola Turci e Giorgio Rossi. Lo spettacolo si svolgerà nell’anfiteatro del Porto alle 22:30;la Turci in anteprima si confida con “ Il quotidiano della Basilicata”.

Paola, parliamo subito dello spettacolo “Cielo “. Come è nato e in cosa consiste l’idea dello spettacolo ?

Lo spettacolo è una voce danzante e un corpo sonoro. C’è la danza e c’è la musica che non è soltanto quella mia perché interpreto altre canzoni, un repertorio vastissimo che parte da De Andrè e va a finire a Sinéad O'Connor. Gira un po’ il mondo. Ed è nato tutto dall’incontro tra me e Giorgio,era un’idea sua di fondere qualcosa tra noi due. Unire la nostra arte, il nostro modo di esprimerci artisticamente e da lì nasce “Cielo”.

“Cielo” è uno spettacolo delicato dove sancisci il tuo passaggio alla chitarra acustica, siamo nel mondo dove è necessario gridare per affermare la propria identità e dignità , tu invece preferisci fare qualcosa di quasi sussurrato, delicato ?

Sai non è guardare fuori semplicemente. E’ la trasformazione che è avvenuta in me che mi fa sentire le esigenze di ascoltare le cose diciamo a basso volume. Voce e chitarra possono esprimere grandissima potenza. Attraverso questa modalità voce e chitarra si può ascoltare tutto. Io così ho scoperto le mie tonalità, le mie caratteristiche , ascoltarmi in modo nudo e crudo senza urla , senza troppa produzione.

Delicato ma forte è anche il tuo ultimo album “Giorni di rose “. Si potrebbe considerare un esercito di donne , un manifesto femminista ?

Si potrebbe. Quando le donne si mettono insieme e lavorano ad un progetto, in modo anche così semplice e spontaneo, è sempre qualcosa di bello per il mondo. E poi anche il modo in cui si è realizzato il disco è bello. E’ stato vero, non c’è stato nessun contratto o promessa discografica, c’è stata una proposta diretta da parte mia e una risposta immediata da tutte le altre che si sono messe subito al lavoro per me.

Tu lo hai interpretato con un disco ed uno spettacolo che parlano all’anima solo come una donna sa fare. Ma quale è il ruolo della donna nel mondo della musica ?

Il ruolo della donna nella musica è quello di rappresentarla con un modo eticamente ineccepibile cioè senza prestare il fianco all’avvenenza e all’aspetto fisico. Niente è mercificabile nel mondo e nel corpo della donna. Questa è una cosa che la donna deve capire prima degli uomini. Giovarsi della bellezza è normale e naturale ma pensare di venderla è dannoso e pericoloso, fa male. Avere una considerazione alta di ciò che è la donna , di come è fatta e di ciò che è bellezza. La donna deve rappresentare una forza che è ancorata alla dolcezza, alla semplicità, alla maternità e appunto alla bellezza.

Cosa è la Bellezza?

E’ uno stato d’animo. E’ quando una donna non si sente anonima , ma ha la consapevolezza di essere donna.


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