Tonino Labella sottotono alla prima dello Stabile,primeggia Isabella Urbano
Ops ! Un farfallone poco "Ameno "
di Francesco Altavista
Potenza – Ops! E’ proprio il caso di dirlo. Nel suggestivo teatro Stabile di Potenza ci si aspettava una commedia brillante ma Ops ! Noiosa, scontata e disarmante a tratti sgarbata, la commedia portata in scena con la regia e cura dei testi di
Un “deus ex Machina ” , un jolly il giovane attore Dino Lopardo, il cameriere Filux nel disperato tentativo di rendere la scena più dinamica, si dimostra bravo nella recitazione ma è trascinato da un testo scontato e da movimenti insensati nell’indifferenza del pubblico. Nel secondo atto l’entrata del quarto ed ultimo personaggio. La moglie del protagonista Isabelle, nella vita Isabella Urbano. Se il primo atto si dimostra noioso, nel secondo si è ad un passo dal sonno profondo. Ma Isabella Urbano è una piacevole sorpresa, entra in un personaggio particolare, quasi in sordina, con un eleganza peculiare. Trascina la scena su note più dolci, il suo modo di porsi è sublime, aiutata dalla sua straordinaria bellezza trascina il pubblico in un mondo incantevole. Nonostante un secondo atto che non dice praticamente nulla, la scena tra Isabelle accondiscendente alle lusinghe di un Filux conquistatore, si rivela sopra la media dello spettacolo. La conclusione è scontata non poteva essere altrimenti per una commedia con un testo prevedibile. Un applauso povero e di circostanza per il pubblico che si esalta timidamente solo all’uscita della fiabesca Isabella Urbano, prima di consegnarsi alle dolci e sospirate lenzuola del proprio letto.
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