Responsabilità : La storia del sacro imperatore Mario " aquila silenziosa" Di Sanzo
Montemurro – Sembra una squallida soap opera anni ottanta, invece è un romanzo scritto su una storia vera figlia di un’autentica patologia sociale lucana, dove tutti i problemi di mala-politica, gestione superficiale e incapacità trovano sfogo in una scuola per l’infanzia che è costretta a chiudere. Si nascondono parole tra le antiche pietre di Montemurro, volano le foglie d’autunno, soffia il vento tra i pali eolici; un paese lucano calmo perché così è stato detto, perché così deve essere, perché così ordina il sacro verbo imperiale. Ebbene si, la scuola dell’infanzia chiude ma è solo la cima di un montagna di problemi sia politici che culturali. E se una montagna come questa viene da te, spostati perché non sei Maometto.In altri tempi una scuola dell’infanzia che chiude per la mancanza del certificato di agibilità, tra l’altro mai esistito per quell’edificio, costerebbero le immediate dimissioni di sindaco ed amministrazione; in altri luoghi la popolazione avrebbe sequestrato il sindaco chiedendo anche in modo violento la soluzione del problema; ma siamo in Basilicata e non in qualche distretto della Francia o della Germania e i tempi non sono come quelli degli anni settanta. La chiusura della scuola d’infanzia è un fatto, un problema che si deve risolvere , invece cosa si fa , l’imperatore sindaco cerca la persona, possibilmente qualcuno che ritiene congiuratore, da trascinare in responsabilità che in un Paese costituzionale spetterebbero ad un cosciente e giusto amministratore. D’altra parte Nerone incendiò Roma e diede la colpa ai Cristiani, i farisei diedero la colpa della loro incoerenza a Gesù Cristo e così via. L’imperatore Di Sanzo sindaco di Montemurro, eletto per la seconda volta ma sulla sedia calda del potere del suo feudo da tanti anni, non ha trovato il capro espiatorio, anche perché di Gesù cristo ne è nato uno e di veri cristiani ne son rimasti ben pochi. Prende la patata bollente e tenta di metterla in mano ai giovani della Pro Loco . Un genio. Fa due operazioni: la prima , dice alla Pro Loco di fare strane attività ludiche tiene buoni i genitori , se va male la colpa (per colpa intendo anche quelle penali) non è sua se va bene ha trovato la grande soluzione ; la seconda ancora più di machiavellica struttura, sposta l’attenzione su responsabilità lontane dalla sua persona . Per far chiarezza sulle soluzioni e sulle ipotesi sbandierate alla stampa, grazie ad alcuni giornalisti consapevolmente o inconsapevolmente affidati al clan Di Sanzo, tra l’altro non comprovate dai fatti, la Pro – loco di Montemurro ha indetto venerdì 30 ottobre una riunione nella sala consiliare, con i genitori e con il sindaco; anche se quest’ultimo, ha deciso di astenersi dal prendere parte all’assemblea ma questa non è una sorpresa, gli imperatori non partecipano alle assemblee pubbliche, Giulio Cesare lo aveva fatto ed è andata a finire come sanno tutti. La Pro Loco era stata chiamata in causa come detto da una macchinosa ipotesi del primo cittadino: l’associazione doveva avviare delle attività, nella sala consiliare fino alla costruzione del fabbricato dove saranno riprese le normali attività didattiche. Nonostante la pro loco dia comunque la totale disponibilità nell’aiutare l’amministrazione a trovare delle soluzioni, non ritiene possibile questa ipotesi. A quanto sembra la pro loco doveva avviare delle vere e proprie attività didattiche con al partecipazione delle docenti e con il benestare della dirigente scolastica , il tutto mascherato da semplici attività ludiche, in una sala, quella consiliare, che ha ben altro uso e visibilmente non adatta ai giochi di trenta bambini; è evidente che si sconfina nell’illegalità e in responsabilità che non si addicono ad una associazione come la pro loco. Il grande capo Aquila silenziosa a guardare i fatti sembra che abbia abusato delle proprie prerogative per scaricare le responsabilità sulla pro loco, quest’ultima è consapevole e si assume l’obbligo di fare il massimo per il paese ma non vuole e non deve sconfinare nel ruolo della gestione politica che spetta ad altri e in responsabilità penali. La soluzione è ancora lontana e per quanto riguarda le responsabilità è stata raschiata solo la superficie del problema . Da qui un castello di parole è stato costruito nella cittadina lucana; il sacro verbo imperiale indica un fabbricato da costruire, sembra che sia la soluzione adottata dall’amministrazione ma risulta incredibile agli occhi di molti che possa essere pronto per gennaio come prospettato dal primo cittadino. L’edificio della scuola elementare che è in costruzione, è un’altra storia lunghissima, un'altra catena di parole per nascondere verità e responsabilità, il tutto nella durata imbarazzante dei lavori e ancora una volta nella giunta di allora , quando iniziarono i lavori, compariva il signor Di Sanzo . Se fosse stato pronto, come progettato all’inizio, il problema della scuola dell’infanzia sarebbe di facile soluzione, ma si sa per mascherare incapacità gestionali del bene pubblico bisogna fare le cose difficili e intanto circa trenata bambini sono a spasso per un paese che come tanti in Basilicata è lasciato all’abbandono dal sacro imperatore e per consolidare il potere, il paese rimane intontito perché schiaffeggiato ora da una fazione, ora dall’altra. Il grande capo aquila silenziosa ha delle responsabilità, su questo c’è poco da discutere, ma un capo come lui conosce il momento giusto in cui nascondersi nell’ombra; il problema fa ancora più specie perché l’amato presidente di provincia Lacorazza parente stretto dell'imperatore, è di Montemurro ( questo lo ricordiamo anche a lui se si fosse dimenticato). Solo la popolazione dovrà fare sintesi e prendere provvedimenti; un grande uomo avrebbe detto “ agitatevi” , ma caro Antonio Gramsci oggi si assiste alla diaspora dei comunisti mentre le copie false degli spiriti che furono si siedono al potere senza dignità e si coprono con il velo democristiano. L’ imperatore Di Sanzo è tranquillo, ha costruito intorno a Montemurro una cortina di fumo, un feudo protetto da mura e da qualcuno che risiede in sedie istituzionali di maggiori “responsabilità” ; in una famosa intervista un cittadino illustre di Montemurro disse che non poteva aprire la finestra, ma quella puzza non era letame dei porci ma una politica marcia che da allora domina come un imperatore. E che dire : " Baciamo le mani Mario Di Sanzo "
Pubblicato da Francesco ma scritto da chi?
RispondiEliminaHa un nome la retorica persona così ben informata e desiderosa di informare?
E che dire..."baciamo le mani, all'omertosa penna della verità...di parte".
Firmato "un lettore...che è cosa ben diversa da un opinionista"
mai visto un reporter in paese, almeno che ci sia confronto, o che so un inviato che fa interviste, un cronista, ma che ci siano dati certi, non favolette. un montemurrese qualsiasi
RispondiEliminaRiporto fedelmente il comunicato della PRO-LOCO di Montemurro relativo agli articoli apparsi su www.lucania.net ed altri canali informatici in relazione alla questione “scuola materna” di Montemurro, in cui “ il geom. Venece Giuseppe, in qualità di presidente della PRO-LOCO di Montemurro, nonché l’intero Direttivo della stessa PRO-LOCO DISSENTE da quanto riportato negli articoli apparsi su www.lucania.net ed altri canali informatici, in merito alla questione “scuola Materna” assicurandone nel contempo la MASSIMA ESTRANEITA’.
RispondiEliminaNell’esprimere solidarietà a codesta Giunta Comunale l’intero Direttivo della PRO-LOCO vuole sottolineare la buona intesa e l’ottimo lavoro svolto finora insieme all’Amministrazione Comunale e rimane certo del prosieguo di tale collaborazione.
Certo di un positivo riscontro, porge distinti saluti.”
Montemurro, lì 06/11/2009