da " Il quotidiano della Basilicata"
Discorrendo di musica, progetti e Bellezza prima del Live di Pignola ( concerto rinviato al 22 giugno 2010)
Sulla pelle di Noemi , un "Talent" ribelle
di Francesco Altavista
--- Veronica Scopelliti in arte Noemi nasce a Roma nel 1982. Una carriera che parte da X Factor tra le fila di Morgan e poi con un disco di inediti che ha superato le 100.000 copie vendute : “ Sulla mia Pelle “ che ha visto la partecipazione di autori importati tra i quali Diego Calvetti( anche direttore artistico), Marco Ciappelli e Francesco Bianconi dei Baustelle ; anche un duetto con la grande Fiorella Mannoia. La sua voce non nasconde la giovane età ma è forte ed entusiasticamente calda sia quando canta che quando con tenerezza concede qualche parola dolce e delicata. Una donna profonda e radicata, un’artista che sembra già matura dove i limiti delle sue potenzialità non sono visibili. In esclusiva si concede per un’intervista a “ Il Quotidiano”.
Noemi ,in molti ti accostano a Fiorella Mannoia che ha fatto anche un duetto con te nel pezzo “ L’amore si odia”. Come è nata questa collaborazione? Ti senti un po’ la sua erede?
Magari. Devo dire che ho sentito dire a Fiorella che vede in me , qualcosa di lei alla mia età , mi sembra un buon presupposto ma non so. Ho incontrato Fiorella ad X Factor dove lei era venuta come ospite, io di fondo sono timida , quindi non le ho parlato subito . Mi ha affascinato il suo modo di porsi e di parlare, è una vera artista e non fa la diva . Ha detto delle cose bellissime, di non forzare gli eventi e di lasciare fluire le cose , sono cose importanti credo per questo mestiere pieno di stress e di grandi aspettative. Dopo aver inciso “L’Amore si Odia “ a pranzo, il mio discografico mi dice che sarebbe bello un duetto e io perché non chiamare Fiorella Mannoia , ma lo dissi così, buttata lì. Dopo un mese resto incredula. Fiorella aveva accettato , le era piaciuto il pezzo e la mia voce. Fiorella ha avuto sempre il coraggio di dire no e di fare delle scelte coraggiose, spero di avere lo stesso coraggio.
Gli esperti dicono che nel disco si sente un po’ di sound anni settanta e questo forse ti rende diversa dal solito cantate da Talent . Quanto di ribelle, quanto di anni 70 c’è nella tua musica?
Ormai sono tutti ribelli è molto più trasgressivo essere conformisti. Il blues anni 70 ha caratterizzato la mia infanzia , io ascoltavo Joe Cocker , Janis Joplin, B.B.King ma anche tantissimo De Gregori , Guccini , Led Zeppelin ; credo che facciano parte del mio background musicale, spero di caratterizzare il mio sound con arrangiamenti sempre più blues. Vengo percepita in modo differente rispetto agli altri dei Talent Show ma comunque mi sento sospesa con gli altri, so di aver un sacco di cose da fare e spero di non diventare l’ex ragazza talentuosa che si è persa . Ho ben in mente dove voglio arrivare e spero di arrivarci.
Il 20 maggio( 22 GIUGNO RINVIATO) sarai nel paese di Arisa che è uscita dal Sanremo Lab, anche tu hai partecipato a questa manifestazione senza però essere selezionata. Dopo il successo che hai avuto si può dire che al Sanremo Lab abbiano fatto un errore?
No certo che no. Ognuno ha il suo momento si vede che in quel periodo non era il momento per me. Per fortuna ho fatto X Factor , forse ne parlo con tranquillità perché alla fine è andata bene ma è vero si chiude una porta e si apre un portone. Con Rosalba abbiamo fatto il Sanremo Lab insieme nel 2007 poi lei si è iscritta di nuovo io no perché ne ero uscita devastata. Rosalba è bravissima se si mette a cantare come sa lei fa sfigurare tutte le cantanti che fanno musica impegnata.
Ti senti un po’ limitata dalla tua casa discografica che è una major, la Sony ?
Il limite esiste parallelamente alla persona che è gestibile. Morgan me lo diceva sempre che ero poco gestibile. Questo mi rende libera nell’ambito della mia casa discografica. Devo dire che il mio discografico è sempre carino e gentile con me , non incarna il prototipo del discografico che vuole comandare. Ho avuto questa fortuna, ma anche se non fosse stato così con me si finiva a capocciate.
Nel disco c’è anche un pezzo scritto da te , che poi dà il nome al disco “ Sulla Mia pelle”.
Mi vergogno come una ladra. Il pezzo lo hanno inserito a mia insaputa. Diego Calvetti ha sentito il pezzo gli è piaciuto e lo ha portato alla Sony, quando l’ho saputo mi sono vergognata tantissimo. Quando ci sono degli autori bravi e meglio far fare a loro io non sono per niente protagonista.. Chiamare il disco “ Sulla mia pelle” devo dire la verità è stato un mio sfizio. La musica la fine è sulla propria pelle, su chi canta, su chi ci mette la faccia, chi sta sul palco ci mette sudore e tutto quello in cui crede , intendo la musica come piace a me in maniera romantica.
Può indicare una carriera da cantautrice ?
No , No ma che stai scherzando, non ne sarei in grado . Però è anche bello mettere un proprio pezzo in un album a me piace anche partecipare attivamente agli arrangiamenti e al testo, non solo la voce fa il cantante ma anche le scelte artistiche , il sound, devi giocare con le tue carte non con quelle di qualcun altro. Io scrivo tanto ma per me, per divertirmi, non con finalità di disco . Un po’ mi fa paura perchè sai, cantare le tue parole è più difficile. Infatti quando nel live canto un mio pezzo mi imbarazzo tantissimo.
Concludiamo , Cosa è la Bellezza?
E’ qualcosa che ti lascia povera di parole , difficile da immaginare con le regole delle parole . La Bellezza può essere anche un calabrone .
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